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US Open 2019: Rafael Nadal conquista i quarti di finale. Lo spagnolo supera Cilic in quattro set
Tutto secondo pronostico o quasi. Rafael Nadal conquista i quarti di finale dello US Open 2019 di tennis: lo spagnolo ha superato in quattro set il n.23 del mondo Marin Cilic (vincitore del Major nel 2014) per 6-3 3-6 6-1 6-2. Non è stato un match nel quale è filato tutto liscio per il n.2 ATP ma, con la consueta grinta e determinazione, il tre volte vincitore dello Slam americano l’ha spuntata, conquistando il nono accesso in carriera a questo turno a Flushing Meadows. Statistica ancor più impressionante è quella che negli ultimi 9 Slam Nadal è arrivato quantomeno ai quarti. Un dato emblematico dell’eccezionale continuità dell’iberico. Il prossimo avversario sarà l’argentino Diego Schwartzman (n.21 del mondo), che un po’ a sorpresa ha eliminato il tedesco Alexander Zverev (n.6 del ranking), contro il quale ha vinto tutti e sette gli incontri precedentemente disputati.
Nel primo set, dopo un iniziale fase di studio, i due lasciano andare il braccio. E’ lo spagnolo a prendersi il primo break nel quarto game ma Cilic è abile a rispondere presente, trovando buona profondità in risposta e concretizzando l’immediato controbreak. Tuttavia, l’animus pugnandi del tennista di Manacor è arcinoto e, sciorinando alcuni colpi del repertorio, c’è il nuovo vantaggio. Avanti 5-2, Rafa registra meglio i propri turni al servizio e, forte di 3 ace, 6 winners e 5 errori non forzati, manda in archivio il parziale sullo score di 6-3.
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Nel secondo set qualcosa si inceppa nel meccanismo perfetto del fuoriclasse maiorchino. Il croato disinnesca il pressing da fondo del rivale, togliendogli il tempo sulla palla e strappandogli il servizio nel quarto gioco. Una prestazione d’alto profilo per il n.23 del mondo che, raccogliendo il 74% dei quindici con la prima di servizio e mettendo a segno 12 vincenti, si aggiudica la seconda frazione sul 6-3.
Nel terzo set Rafa si scuote e il suo tennis sale di livello in maniera esponenziale. Cilic viene messo all’angolo e, dopo aver salvato due palle break nel secondo gioco, deve cedere in ben due circostanze il proprio turno in battuta nel quarto e nel sesto game. Ai limiti della perfezione la frazione del n.2 del mondo, come testimoniato dal 93% dei punti vinti con la prima di servizio, 11 colpi vincenti e dai soli 6 errori non forzati, contro i 9 dell’avversario.
Nel quarto set l’effetto “fiume in piena” dello spagnolo è devastante. Due break iniziali tagliano letteralmente le gambe al 30enne nativo di Međugorje, costretto sempre agli straordinari per realizzare un punto. Nadal si esalta nel suo tennis difensivo come quando, nel penultimo punto del match, aggira il paletto con un recupero incredibile, facendo esplodere tutto l’Arthur Ashe Stadium, ivi compreso uno scatenato Tiger Woods sugli spalti.
E così Rafa pone fine alle ostilità sul 6-2, concludendo con 38 winners, 26 unforced errors e 11 ace, a rappresentazione dell’eccellente prova sul cemento statunitense.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Lev Radin / Shutterstock