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Vela, Coppa del Mondo Enoshima 2020: Ruggero Tita e Caterina Banti di nuovo al top nei Nacra 17, molto bene anche i 470 femminili

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La prima tappa delle World Cup Series 2020 è andata in archivio ad Enoshima (Giappone), sul campo di regata che ospiterà le gare di vela alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il primo atto stagionale della Coppa del Mondo ha rappresentato anche l’ultimo test del 2019 sulle acque di Enoshima, mentre a giugno 2020 si tornerà in Giappone per le Finali di Coppa del Mondo a due mesi dall’appuntamento a Cinque Cerchi. L’Italia può ritenersi soddisfatta per l’andamento della settimana considerando tra l’altro l’assenza dei nostri portacolori delle tavole per preparare al meglio il Mondiale RS:X casalingo del Lago di Garda.

Ruggero Tita e Caterina Banti, dopo un avvio di stagione non esaltante, sono ormai tornati ad esprimersi ad altissimi livelli raccogliendo un terzo posto importante per dare continuità agli ultimi due piazzamenti sul podio conquistati nelle Finali di Coppa del Mondo 2019 a Marsiglia (secondi) e nel recente Test Event disputato sempre ad Enoshima (primi). I campioni del mondo Nacra 17 in carica hanno dimostrato di aver ritrovato grande solidità sfiorando il successo nonostante lo scarso numero di regate di qualificazione disputate, mentre gli altri due equipaggi azzurri formati da Lorenzo Bressani/Cecilia Zorzi e Vittorio Bissaro/Maelle Frascari hanno fatto più fatica rimanendo fuori dalla Medal Race.

Prestazione degna di nota e molto incoraggiante in vista dei Giochi per le barche italiane nei 470 femminili, con Elena Berta e Bianca Caruso a lungo in lotta per la vittoria e per il podio prima di scivolare in quarta piazza a causa di una pessima Medal Race in cui, come ha spiegato il Direttore Tecnico azzurro Michele Marchesini al sito federale, i due equipaggi tricolori si sono più preoccupati di marcarsi che di vincere una medaglia.

Questa concorrenza interna tra Berta/Caruso e Di Salle/Dubbini (seste al termine della settimana) per l’unico posto a disposizione per l’Olimpiade sembra che stia giovando ad entrambe le coppie dal punto di vista della crescita prestazionale, anche se chiaramente devono essere messi in conto dei risultati inferiori in queste tappe di avvicinamento a Tokyo 2020 proprio a causa di questa rivalità strategica e psicologica. Nei 470 maschili Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò hanno strappato l’ultimo pass utile per la Medal Race (chiusa poi con un ottimo quarto posto parziale) non riuscendo a fare meglio di un decimo posto molto distante dalla zona podio, mentre hanno ancora una volta deluso le laseriste azzurre impegnate ad Enoshima.

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Foto: Pagina Facebook FIV

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