Atletica

Viaggi per sport. Maratona del Mugello 2019: La via degli Dei, a piedi da Bologna a Firenze sulle orme dell’antica Flaminia militare

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Domenica 22 Settembre alle ore 09:45 prenderà il via la 46a edizione della maratona del Mugello, la più antica d’Italia. Saranno tantissimi come sempre gli iscritti che parteciperanno all’evento, così come i turisti che approfitteranno della competizione per visitare la splendida valle toscana, teatro della gara. Proprio per questo motivo, oggi voglio “proporvi” un trekking patrocinato, fra gli altri enti comunali e territoriali, anche dal comune di San Piero a Sieve (FI) che sarà uno dei centri di passaggio della corsa. Se avete alcuni giorni di vacanza a disposizione, le indicazioni
seguenti potrebbero proprio tornarvi utili. La via degli Dei

Voglio spiegare, prima di entrare nel dettaglio del viaggio, la storia e quindi l’origine di questo antico sentiero che affonda la sua origine prima al tempo degli Etruschi e successivamente dell’Impero Romano. Infatti, proprio questi popoli percorsero per almeno quattro Secoli (VII-IV sec a.C.) un’antica strada che congiungeva Fiesole con Felsinea, al fine di sviluppare i loro traffici e meglio dominare la Pianura Padana.

Nel 187 a.C. il console Caio Flaminio fece costruire, sui resti del precedente tracciato etrusco, una vera e propria strada romana transappenninica denominata Flaminia militare, con l’intento di garantire un collegamento tra Roma e la colonia di Bononia (Bologna). Nel Medioevo al lastricato romano caduto in disuso e sommerso dalla vegetazione, si sostituì una stretta mulattiera, utilizzata dai viandanti che avessero necessità di percorrere questo cammino. Un gruppo di escursionisti bolognesi, alla fine degli anni ’80 del ‘900, ideo’ il percorso della Via Degli Dei, ricalcando principalmente questi antichi tracciati che tra Monte Bastione e Monte di Fo’, passano proprio accanto ad alcuni basolati della strada romana, ora riscoperti.

Perché Via Degli Dei?
Perche il percorso attraversa alcune località o vette appenniniche che portano il nome di divinità come ad esempio Monte Adone, Monzuno (Mons Iovis), Monte Venere e Monte Luario (Lua dea dell’espiazione). Il cammino che collega quindi Piazza Maggiore a Bologna con Piazza della Signoria a Firenze, è diventato oggi una delle principali attrazioni turistiche dell’Appennino. Numerosi amanti del trekking e della Mountain bike ogni anno “gustano” questo pezzo di storia, percorrendo 130 chilometri fra la natura dell’Appennino toscoemiliano.

L’intera camminata/pedalata da Bologna a Firenze (o viceversa) si può compiere in quattro/sei giorni o più, in base all’allenamento del camminatore/ pedalatore. Come raggiungere La Via Degli Dei? Aeroporto di Bologna/Firenze. Stazione centrale dei treni Bologna/Firenze.

Quando andare?
L’aumento continuo dei turisti lungo il cammino e di conseguenza delle strutture ricettive, rende possibile intraprendere questo percorso per buona parte dell’anno, infatti la maggior parte dei B&B non chiude mai i battenti, se non in corrispondenza di alcune feste. Tenete in considerazione ovviamente il clima. In inverno la possibilità di trovare neve e maltempo lungo il tragitto potrebbe mettere a rischio il vostro trekking o addirittura la vostra incolumità. La primavera regala temperature ideali, ma anche forti temporali. Se non “soffrite” troppo il caldo, Giugno e Luglio potrebbero essere i mesi ideali, così da sfruttare al massimo le molte ore di luce tipiche delle giornate estive.

Cosa portare?
Come in tutti i trekking, l’attrezzatura e l’abbigliamento risultano davvero indispensabili.
Alcuni elementi in particolare sono davvero importanti e nel loro acquisto non si dovrebbe badare a spese.
Zaino (Consiglio Max 30 litri) , scarpe e calze devono essere, a mio avviso, di qualità per garantire rispettivamente leggerezza sulle spalle, un buon sistema di ventilazione per la schiena e la prevenzione delle vesciche.

Se partirete d’estate sarà sufficiente avere nello zaino, oltre a un pantaloncino, un paio di calze e una t-shirt di ricambio, un poncho per proteggersi da eventuali acquazzoni e un antivento compatto e leggero. Si percorrono sentieri di collina/montagna e quindi il meteo potrebbe cambiare abbastanza velocemente e senza preavviso. Non consiglio di riempire oltremodo lo zaino, in quanto il peso graverebbe sulle vostre spalle per molti chilometri e buona parte della giornata.

Consiglio personale
Per me il periodo migliore è Giugno/Luglio. Quattro giorni se siete allenati, cinque/sei se preferite viaggiare con più calma. La Via Degli Dei rappresenta, per ognuno di noi, una piccola sfida personale che ,se portata a termine, può senza ombra di dubbio regalare una grandissima dose di autostima e orgoglio. Se i giorni a vostra disposizione sono pochi, o addirittura uno soltanto, prendete in considerazione l’ipotesi di fare un tratto alla volta, magari iniziando proprio da quello che riguarda da vicino la maratona. Voglio inoltre far presente che il percorso, della Via Degli Dei, è ben segnalato ma cercate comunque di rimanere sempre concentrati e prestare la massima attenzione ai vari cartelli/segnali.

Di seguito i dettagli di quello che è stato il mio viaggio alla scoperta di questa zona dell’Appennino.
Giorno 1 : Tappa Bologna – Badolo (24 Km circa)
Questa tappa, che non presenta particolari difficoltà, permette inizialmente al camminatore di visitare il capoluogo emiliano e lo splendido Santuario Della Beata Vergine di San Luca.
Nel dettaglio dovrete, una volta arrivati alla stazione centrale di Bologna, imboccare Via Indipendenza e raggiungere Piazza Maggiore, vero punto d’inizio/arrivo della Via Degli Dei. Qui, presso l’ufficio turistico “Bologna Welcome”, è possibile ritirare la Credenziale, una sorta di “passaporto” del viaggio che state per intraprendere; lungo il vostro percorso troverete in ogni struttura convenzionata il timbro personalizzato con cui dovrete compilare la Credenziale, a prova e ricordo del cammino compiuto. Si prosegue fino a Porta Saragozza e s’inizia a salire verso il Santuario della Beata Vergine di San Luca, attraversando i portici più lunghi del Mondo.

Una volta a destinazione ammirate il panorama che vi si presenterà; il caos cittadino inizia a essere un ricordo lasciando spazio al verde delle colline e alla quiete appenninica.
Il percorso continua attraversando i comuni di Casalecchio di Reno e Sasso Marconi fino ad arrivare nella frazione di Badolo. Questa è una zona davvero incredibile e avvolta purtroppo nel triste velo dei fatti della guerra mondiale. Non è infatti difficile imbattersi in resti di mezzi militari o frammenti di granate. Un piccolo museo a cielo aperto, a conferma di quanto detto sopra, si può osservare lungo il parco Talon di Casalecchio di Reno, dove i resti dei rifugi, utilizzati dai cittadini per ripararsi, trasmettono ancora oggi un forte senso d’inquietudine.

La fine della tappa si avvicina e arriva il momento di effettuare la vostra scelta riguardo la struttura dove trascorrere la notte. Tra Badolo e Brento avrete varie soluzioni e la mia preferita è il B&B Nova Arbora, che mette a disposizione degli ospiti camere singole o doppie, camerate con posto letto per saccopelisti oppure tende/glamping nel parco della struttura. Ovviamente i prezzi variano in base alla scelta fatta. Una piscina, per un bel bagno estivo dopo le fatiche del trekking, una colazione ricca di prodotti fatti in casa, come il pane alla curcuma e le crostate, oppure marmellate deliziose (esempio vaniglia e ananas) rendono il soggiorno qui davvero indimenticabile. Una struttura immersa nel verde e davvero fantastica. Ricordatevi, per quello che riguarda la cena, di prenotare precedentemente il posto presso l’Osteria di Badolo. Quest’ultima risulta spesso affollata e in questa paesino non troverete altre soluzioni per poter cenare.

Giorno 2 : Tappa Badolo – Madonna dei Fornelli (28 Km circa)
Durante il secondo giorno si sale immediatamente sul Monte Adone che regala, giunti in cima, una delle viste più belle sulle vallate tosco/ emiliane e rappresenta uno dei luoghi più suggestivi della Via degli Dei. Si prosegue su strada asfaltata fino a Monzuno, il primo grande comune che s’incontra. Il paese mette a disposizione vari tipi di soluzione per pranzare, come pizzerie, bar o trattorie tipiche bolognesi. Lasciato Monte Giove, la seconda delle località “divine” raggiunta oggi, ci s’imbatte in una salita davvero impegnativa che conduce fino al suggestivo parco eolico dl Monte Galletto.
Si scende poi verso la fine della tappa, rappresentata dal comune di Madonna dei Fornelli, che offre un buon numero di strutture ricettive, oltre che un bar e un pub in cui poter passare la serata.

La mia scelta, per il soggiorno, ricade sempre su il B&B dai romani gestito da Elisa, che promotrice del progetto “Home restaurant”, sapra’ regalare alle vostre papille gustative l’incontro dei sapori tipici dei prodotti fatti a mano come una volta : dalle tagliatelle al ragù, alla incredibile ricotta del pastore della zona fino alle salsicce del macellaio locale.
Un’ accoglienza incredibile e la disponibilità immensa del personale, rendono il soggiorno davvero piacevole. Anche in questo caso scegliete in base alle vostre preferenze la soluzione per dormire, dalla camera singola alla camerata fino alla tenda.

Giorno 3 : Tappa Madonna dei Fornelli – San Piero a Sieve (37 Km circa)
La tappa così impostata è davvero molto lunga, ma permette in questo modo di guadagnare tempo, per visitare Firenze, il giorno successivo.
Il buongiorno vi verrà dato da una durissima salita, accompagnata dalla conseguente discesa, anch’essa abbastanza impegnativa. Preparate però i vostri occhi e il vostro orgoglio, perché dopo pochi chilometri dalla partenza si attraversa il confine Emilia/Toscana, marcato da un paletto in cemento; non male vero?! Siamo partiti da Bologna città e abbiamo raggiunto le terre toscane…incredibile!
Finalmente ecco apparire la regina, la protagonista assoluta del cammino, proprio lei, la Flaminia militare. Inutile descrivere l’emozione che si prova a ricalcare, in parte, questo basolato millenario. Un pezzo di storia che saprà sicuramente scaldare gli animi. Successivamente si raggiunge il cimitero germanico, con le vittime della grande guerra, sul Passo della Futa.

Oltrepassato il famoso valico, inizia la lunga discesa che conduce fino a San Piero a Sieve dove termina la terza tappa. L’affittacamere “Via Degli Dei” gestito da Giulia è la soluzione che preferisco, in quanto situato nel centro del paese e possiede tutte le comodità necessarie. Anche in questa struttura l’accoglienza è davvero di casa! Per cenare invece vi consiglio assolutamente la trattoria Bonaugo, che offre pietanze incredibili, dai primi fino ai dessert, con il giusto rapporto qualità/prezzo. Il proprietario inoltre, che gestisce anche una pagina Facebook sulla Via degli Dei, è sempre pronto ad aiutare i pellegrini e a fornire consigli preziosi. Se impostate il vostro viaggio come ho fatto io, tenete in considerazione le molte ore di cammino da fare. Cercate quindi di non partire troppo tardi la mattina e fare pause frequenti ma non di eccessiva durata.

Giorno 4 : Tappa San Piero – Firenze (34 Km circa)
Altra tappa durissima è quella conclusiva. Dal centro del paese di San Piero, si sale fino alla villa Medicea del Trebbio, la prima in assoluto fatta costruire fuori Firenze. Ancora una durissima salita e si raggiunge il Monastero del Monte Senario, luogo affascinante che regala davvero un enorme senso di pace, dove potrete approfittare del bar per un piccolo ristoro. S’imbocca poi una strada asfaltata, che poco dopo conduce in un grande prato da dove è possibile scorgere, per la prima volta, Fiesole e Firenze. Appaiono in lontananza come un miraggio e riempiono d’orgoglio l’animo. Una visione che rappresenta una vera e propria ricarica per lo spirito. Questo è probabilmente uno dei momenti che più vi rimarrà impresso nella mente.

Ma il viaggio non è ancora finito! Un’ultima durissima salita prepara la discesa verso Fiesole e la sua antica e nobile storia. Ultimi sette chilometri di questo incredibile viaggio! Attraverso la vecchia via Fiesolana si giunge finalmente alle porte del capoluogo toscano e poi dritto fino a Piazza della Signoria. L’emozione è altissima e il pensiero torna al primo passo, mosso per uscire dalla stazione dei treni di Bologna, mentre Firenze brilla come non mai sotto i miei occhi. Ci sono riuscito!!! Missione compiuta!!! Per oggi il nostro viaggio termina, qui. E’ arrivato il momento di godersi la maratona del Mugello!

Bruno Venturelli

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