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Volley, Coppa del Mondo 2019: Italia ricca di novità, analisi convocazioni. Debutta Kooy, occasione d’oro per Nelli e Lavia

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Non è ancora passato un giorno dalla cocente sconfitta contro la Francia che è costata l’eliminazione ai quarti di finale degli Europei che l’Italia deve già scuotersi e proiettarsi verso la Coppa dle Mondo 2019 di volley maschile in programma in Giappone dal 1° al 15 ottobre. Si tratta di una storica competizione che ha sempre assegnato i pass olimpici ma quest’anno sarà fine a se stessa, non avrà una valenza per Tokyo 2020 ed è stata collocata al termine di una stagione massacrante condita da Nations League, tornei preolimpici e campionati continentali. Il risultato: molte delle 12 Nazionali partecipanti si presenteranno senza big e anche l’Italia ha dovuto seguire questa strada visti i tanti sforzi richiesti alle stelle per tutta l’estate.

Ivan Zaytsev, Osmany Juantorena, Simone Giannelli, Massimo Colaci non voleranno nel Sol Levante e il CT Chicco Blengini avrà così modo di lanciare alcuni giovani come fatto in Nations League e di provare nuove soluzioni come quella di Dick Kooy, il nome nuovo tra i 14 convocati per la competizione in terra nipponica. Il 31enne olandese ha ottenuto la cittadinanza italiana dopo aver sposato una ragazza calabrese, è un buono schiacciatore di grande sostanza che abbiamo ammirato tra ZAKSA, Halkbank e Dinamo Mosca nelle ultime sei stagioni ma che vanta anche un passato italiano (a Modena tra il 2009 e il 2012, l’anno successivo a Civitanova). Alto 202 cm, il tulipano di Amsterdam è prossimo ad accasarsi a Piacenza e c’è tanta curiosità attorno al suo rendimento anche se bisogna sempre ricordare che soltanto uno tra lui e Osmany Juantorena può giocare (il regolamento FIVB prevede la presenza di massimo un naturalizzato).

La Coppa del Mondo sarà un’occasione importantissima per l’opposto Gabriele Nelli che giocherà titolare, ieri ha faticato a ingranare contro i transalpini dopo aver ben giocato contro la Turchia: il 25enne ha bisogno di giocare con una certa continuità per trovare il giusto ritmo, a Piacenza sicuramente si farà valere e queste presenze in azzurro saranno utili per il futuro. Lo stesso discorso può valere per i martelli Daniele Lavia e Oreste Cavuto, in questo reparto l’Italia fa fatica e cerca valide soluzioni mentre Oleg Antonov proverà a riscattarsi dopo una rassegna continentale un po’ opaca. Il libero Fabio Balaso ha già dato conferma del suo talento in svariate circostanze, curiosità attorno al palleggiatore Riccardo Sbertoli mentre i centrali sono i titolari: Simone Anzani, Davide Candellaro, Matteo Piano e Roberto Russo si giocano il posto.

 

CONVOCATI ITALIA COPPA DEL MONDO VOLLEY 2019:

PALLEGGIATORI: Riccardo Sbertoli, Francesco Zoppellari

OPPOSTI: Gabriele Nelli, Giulio Pinali

SCHIACCIATORI: Oleg Antonov, Oreste Cavuto, Dick Kooy, Daniele Lavia

CENTRALI: Simone Anzani, Davide Candellaro, Matteo Piano, Roberto Russo

LIBERI: Fabio Balaso, Nicola Pesaresi

 

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Foto: CEV

1 Commento

1 Commento

  1. Nany74

    26 Settembre 2019 at 08:17

    Mi piacciono queste convocazioni. Un po’ l’ossatura è quella della Nations League, ma sono curioso di “vedere” come procederà questo gruppo. Riguardo il Nello mi sento di spezzare una lancia in suo favore visto che la partita contro la Francia è andata male perchè abbiamo giocato da schifo come SQUADRA per cui non addosserei responsabilità a Gabriele che è stato risucchiato nel vortice delle facce da perdenti che già si vedevano prima ancora di iniziare. Ma basta parlare della sconfitta e pensiamo a questa ennesima manifestazione inutile, approfittiamo per far rodare una squadra non solo giovane, ma DIVERSA dalla solita. Oltre a Lavia e Cavuto, anche Pinali è promettente ed avrebbe bisogno di giocare ad alto livello con costanza. E’ il solito problema dei giovani italiani. Per quanto riguarda i centrali, sono sempre più dell’idea che ne abbiamo tanti, ma non c’è nessuno che spicca e la cosa non è positiva: forse solo Candellaro potrebbe essere più “completo” di altri, ma in generale il livello è più o meno lì ed infatti si vede anche nei nostri fondamentali di muro/difesa…è tutto collegato. Mediamente il livello del nostro volley deve crescere, come non lo so, ma se vogliamo onorare la nostra tradizione (perchè sembra sempre che viviamo di ricordi….), bisogna fare di più, a tutti i livelli…..

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