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Volley, Europei 2019: Italia-Francia, le possibili chiavi tattiche della partita. Gli azzurri dovranno limitare Ngapeth e i centrali

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Dimenticare la sfida della scorsa settimana e giocare punto dopo punto. La situazione di Italia e Francia nell’immediata vigilia della sfida che vale un posto in semifinale è più o meno la stessa. Le statistiche dicono che, nelle sei sfide affrontate finora dalle due formazioni all’Europeo 2019, Italia e Francia che saranno di fronte oggi alle 21.00 per l’ultimo quarto di finale, si sono praticamente equivalse. Non c’è un dato, se non forse i muri, piuttosto nettamente a favore degli azzurri (10 in più) sbilanciato per una o per l’altra compagine.

Stesse percentuali in attacco, in ricezione, stessa efficacia in battuta: l’impressione è che si vada davvero verso una sfida tiratissima che verrà decisa dai particolari e quindi provare a stilare una “ricetta per la vittoria” appare piuttosto complicato. Una cosa è certa: strada facendo la Francia ha ritrovato la sua star, Earvin Ngapeth, uomo capace di fare la differenza in tutti i sensi nelle partite che contano, che non sarà certo al meglio fisicamente perché arriva da un serio infortunio che lo ha tenuto fermo praticamente due settimane, mentre l’Italia per strada ha perso Filippo Lanza, criticato quanto si vuole per la scarsa efficacia soprattutto in attacco quando è stato chiamato in causa ma comunque elemento importante in certi frangenti, in grado di dare un apporto sensibile soprattutto nei fondamentali di seconda linea.

L’uomo in più della Francia, finora, è stato l’ex ravennate Lyneel: giocatore completo e capace di arrivare a questa manifestazione in grande condizione ma per gli azzurri lo spauracchio numero uno resta sempre Ngapeth: giocatore estroso, pure troppo, imprevedibile e talentuoso come pochi altri nel panorama mondiale. Finora la Francia targata Ngapeth ha avuto un’impennata nei due anni a cavallo delle Olimpiadi di Rio, vincendo una doppia World League (allora si chiamava ancora così) ma nelle manifestazioni brevi (Olimpiadi, Mondiali) quasi mai è riuscita ad essere grande protagonista, anche a causa di qualche controprestazione di troppo proprio del suo uomo più rappresentativo a cui gli azzurri dovranno cercare di mettere il bavaglio, soprattutto con un sistema muro-difesa che ha demolito, tanto per fare un nome, Atanasijevic non più di due mesi fa nella partita decisiva per la qualificazione olimpica.

Il gioco della Francia, poi, prevede, anche senza la ricezione perfetta, l’utilizzo abbastanza sistematico del primo tempo e la battaglia al centro, con Anzani e Piano che finora hanno dato ampie rassicurazioni, ma anche Candellaro, chiamato in causa spesso e volentieri ad entrare in corsa, di potersela giocare alla pari con tutti i colleghi/avversari. Il muro sui primi tempi non sempre ha funzionato in casa azzurra ma stavolta sarà importante riuscire a togliere qualche certezza ai centrali avversari per costringere Toniutti ad un gioco più scontato anche con ricezione positiva. I duelli saranno anche altri, dalla battuta all’attacco su palla alta degli opposti Boyer e Zaytsev ma queste potrebbero essere le chiavi decisive in casa azzurra per mettere in difficoltà i padroni di casa e proseguire la marcia nell’Europeo 2019.

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Foto Renzo Brico

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