Pallavolo

Volley, Europei 2019: Italia impalpabile e arrendevole, l’eliminazione fa male. A lezione dalla Francia, serve un esame verso le Olimpiadi

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Una ricezione latente, un muro praticamente inesistente, una scarsa incisività offensiva e poca grinta: l’Italia esce così dagli Europei 2019 di volley maschile, martellata dalla Francia che si è imposta con uno schiacciante 3-0 a Nantes. Un quarto di finale a senso unico in cui la nostra Nazionale è riuscita a farsi vedere soltanto nel secondo set, rimontando dal 13-18 e guadagnandosi anche due set point sul 24-22: un errore letale di Nelli e due attacchi out di Zaytsev sul 25-25 hanno spento qualsiasi speranza. Per il resto poco o nulla, una squadra apparsa decisamente inferiore ai Galletti che si sono espressi con continuità e con un ritmo di gioco indemoniato, picchiando in attacco e al servizio ma soprattutto difendendo davvero di tutto: Earvin Ngapeth, Stephen Boyer e Jenia Grebennikov hanno messo a nudo i limiti di un’Italia troppo spuntata e impalpabile.

Gli uomini di Chicco Blengini sono parsi la brutta copia di quanto ammirato un mese e mezzo fa a Bari, dalla battaglia campale vinta contro la Serbia con tanto di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sembrano passati secoli: l’Italia del PalaFlorio è in grado di giocarsela contro chiunque per carisma, grinta, concretezza tattica mentre quella ammirata in terra transalpina non può reggere il passo di avversarie di prima fascia se non con qualche fiammata come quella del già citato secondo set. Quanto visto alla XXL Arena non è poi così lontano dalla scoppola rimediata contro la Serbia ai Mondiali 2018 durante la Final Six, un sestetto quasi scoraggiato e con poco mordente che ha faticato a incidere e a dire la sua.

Ci sono degli alibi come i problemi alla schiena di Osmany Juantorena, il virus intestinale che negli ultimi giorni ha colpito più o meno intensamente i vari Simone Giannelli, Oleg Antonov, Massimo Colaci, in precedenza c’era stato l’infortunio di Filippo Lanza costretto ad abbandonare il torneo al termine della fase a gironi. Si sa però, come il Guru insegna, che non ci sono giustificazioni. L’Italia non vince un torneo dagli Europei 2005, l’ultimo podio risale alle Olimpiadi di Rio 2016 (argento), poi due eliminazioni ai quarti di finale degli Europei e il quinto posto nell’ultima rassegna iridata: l’unica gioia delle ultime tre stagioni è appunto il pass per Tokyo 2020, oggettivamente troppo poco per un Paese con la nostra tradizione.

La Francia ha impartito una sonora lezione di pallavolo, gli uomini di Tillie sono stati decisamente superiori e si sono guadagnati la semifinale contro la Serbia. L’Italia deve ripartire da qui e fare un serio esame interno, nemmeno l’ingresso di Gabriele Nelli da opposto con lo spostamento di Zaytsev di banda ha risolto delle criticità (ma questa soluzione tattica andrà studiata e riprovata, potrebbe anche funzionare). La coperta è corta soprattutto tra gli schiacciatori, bisogna lanciare Daniele Lavia e Oreste Cavuto (la Coppa del Mondo sarà fondamentale) per permettere a Juantorena di respirare anche perché gli acciacchi della Pantera possono fare la differenza in negativo; Oleg Antonov non è stato concreto e Filippo Lanza ha deluso quando ha giocato. Frenati anche i centrali Matteo Piano e Simone Anzani, promosso il modulo a due liberi con Massimo Colaci e Fabio Balaso ma oggettivamente i vice campioni olimpici escono ridimensionati da questa kermesse. La Coppa del Mondo che scatterà settimana prossima in Giappone servirà per testare giovani e nuove soluzioni, poi inizierà la stagione di club e si entrerà nel vivo della marcia verso le Olimpiadi: nel Sol Levante non sono ammesse figuracce.

 

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Foto: CEV

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