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Volley, Europei 2019. La Serbia supera col fiatone l’Ucraina (3-2) e sfiderà la Francia in semifinale

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Servono cinque set e tanta, tanta sofferenza alla Serbia per rispettare il pronostico e battere 3-2 l’Ucraina nel quarto di finale giocato ad Anversa. Non è la Serbia di un anno fa, quella dell’Europeo 2019: gioca a sprazzi, quasi a folate la squadra di Kovac ma presta il fianco agli avversari con troppi errori non provocati e poca efficacia al servizio.

Dall’altra parte l’Ucraina stupisce fino alla fine del suo interessante cammino continentale: non aveva nulla da perdere la squadra di Krastins e infatti ha giocato una partita sbarazzina, rischiando, ma anche mettendo in mostra un sistema di gioco efficace che non ha dato particolari punti di riferimento agli avversari i quali, dopo aver sofferto per quattro set, sono tornati in cattedra nel momento più importante e difficile, il tie break.

L’Ucraina dimostra da subito di non essere una meteora, di non essere ai quarti di finale per caso e mette in seria difficoltà dalle prime battute la Serbia (con Petric in banda), fallosa e poco efficace al servizio e in attacco. Gli ucraini hanno qualcosa in più nel primo set ed esplodono letteralmente nel finale mettendo la museruola a Kovacevic ed Atanasijevic e imponendosi con il punteggio di 25-21.

Nel secondo set sembra tutto facile per l’Ucraina, a tratti anche straripante. Iereshchenko è una spina nel fianco della difesa avversaria e la Serbia soffre tantissimo in ricezione, andando nuovamente sotto (14-18). A questo punto, però, la squadra di Slobodan Kovac si aggrappa all’esperienza dei suoi uomini più forti e punto su punto si riporta in parità a quota 21.

Atanasijevic suona la carica e la rimonta si completa: 25-23. Nel terzo set la Serbia si barcamena. Si aggrappa ancora una volta alle sue star e, dopo una prima fase di equilibrio, piazza il break decisivo portandosi sul 14-10 e mantiene a distanza di sicurezza i rivali fino al 25-22 che manda avanti la squadra di Kovac 2-1.

Partita finita? Niente affatto. Cala l’efficienza di tutta la Serbia, dalla ricezione all’attacco nel quarto set, e l’Ucraina si fa trovare pronta ad approfittare dell’ennesimo black out di Kovacevic e compagni prendendo il largo nella parte centrale del set (15-11) e imponendosi con un secco 25-19. Soluzione inattesa al tie break che la Serbia domina fin dal primo punto.

La squadra di Kovac ritrova lucidità e freddezza, smette per cinque minuti di andare sull’altalena e tanto basta per mandare a casa gli ucraini e conquistarsi la sfida con i francesi in semifinale. La Serbia mette le marce alte e in un baleno vola sul 10-4, l’Ucraina ha l’ultima impennata di orgoglio e si porta sul 13-9 ma il finale è tutto di marca serba e arriva il 15-9 che chiude il match.

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