Pallavolo
Volley, Europei 2019: le avversarie del girone dell’Italia. Francia e Bulgaria le principali insidie
Non è un girone di ferro ma di sicuro potrebbe diventare uno dei raggruppamenti più equilibrati della prima apparentemente soporifera fase degli Europei di volley, quello che vede impegnata l’Italia a Montpellier. Gli azzurri non potranno concedersi distrazioni, avranno un avvio tutto sommato morbido ma negli ultimi due giorni di gara saranno fuochi d’artificio prima con la Bulgaria e poi con la Francia in quella che potrebbe essere il primo, vero test probante del torneo.
La Francia arriva da due stagioni non esaltanti. L’ultimo squillo dei Bleus risale al 2017 quando si aggiudicarono la loro seconda World League, anche l’ultima perchè poi la manifestazione è stata trasformata in Nations League. La squadra francese, per riscattare una stagione fin qui deludente, punta tutto sull’Europeo che potrebbe giocare anche completamente fra le mura amiche e le cui finali si disputeranno a Parigi: Le star non mancano di certo alla formazione transalpina che però parte con il dubbio Ngapeth, alle prese con un risentimento muscolare che potrebbe costringerlo a saltare tutta la prima fase. Ci sono tante conoscenze del campionato italiano, da Toniutti, ex Ravenna, in regia, a Tillie, quest’anno semifinalista scudetto a Modena, a Le Roux, Grebennikov, Lyneel, anche lui ex ravennate.
La Bulgaria rappresenta la mina vagante del torneo. I giocatori di qualità non mancano di certo alla squadra allenata da Silvano Prandi che ancora una volta vorrà dimostrare tutto il suo valore di condottiero di lungo corso. La squadra bulgara è andata vicinissima a giocare un pessimo scherzo al Brasile nelle qualificazioni olimpiche giocate in casa, sprecando una valanga di match ball sul 2-0 e cedendo al tie break ai carioca un mese fa, dimostrando di potersela giocare con tutti i rivali. I bulgari partiranno senza particolare pressione, a differenza di Italia e Francia da cui si attende molto in questo torneo e dunque le conoscenze del campionato italiano Yosifov, Skrimov e soprattutto Sokolov avranno la possibilità di giocare le sfide decisive a cuor leggero.
Un gradino, ma forse anche due o tre, piu giù si posizionano le altre tre Nazionali che fanno parte del raggruppamento di Montpellier. La Grecia, in passato, ha raccolto anche qualche soddisfazione qua e là a livello europeo e anche mondiale: spiccano il terzo posto continentale in Belgio nel 1987, poi il quinto posto nelle Olimpiadi casalinghe e il sesto posto iridato nel 1994: tutti risultati lontani anni luce per una squadra che torna sul palcoscenico europeo, soprattutto grazie all’allargamento a 24 del numero delle partecipanti. Lo scheletro della formazione ellenica è quello dell’Olympiacos Pireo, squadra che lo scorso anno contese (perdendo) in finale la Challenge Cup a Ravenna e l’ex ravennate Koumentakis è forse il giocatore più conosciuto della rosa greca che può contare su un paio di discreti schiacciatori come Zoupani e Kokkinakis. La Grecia quest’anno ha disputato, perdendola, la finale della Silver League contro la Romania, altra formazione inserita nel girone degli azzurri.
I rumeni, che l’Europeo lo riuscirono anche a vincere ma nel 1963, agli albori della storia di questa manifestazione, vantano ben cinque podi continentali ma tutto da quelle parti si è fermato nel 1980 con il bronzo olimpico delle Olimpiadi “monche” di Mosca. Da allora la Romania arranca nelle posizioni di rincalzo del ranking del Vecchio Continente e il dato clamoroso è la mancanza dalle fasi finali dell’Europeo da ben 24 anni. Nel 1995, infatti, i rumeni si piazzarono dodicesimi e poi sparirono dai radar per ricomparire nell’anno in cui hanno ottenuto una vittoria importante, quella della Silver League. Dal Municipal Zalau arrivano i due giocatori più importanti della squadra allenata da Dan Gavril, gli schiacciatori Matei e Balean che statisticamente assicurano il maggior numero di punti alla loro Nazionale, il cui obiettivo è festeggiare con almeno un successo il ritorno all’Europeo.
A qualcosa in più aspira il Portogallo che quest’anno ha fatto la sua apparizione, non particolarmente esaltante, nella Nations League, chiudendo al penultimo posto con due sole vittorie e tredici sconfitte. I lusitani, che vantano quattro sole partecipazioni alla fase finale degli Europei (tra le quali spicca il quarto posto della prima edizione del 1948), possono contare su un giocatore di ottimo livello come Alexandre Ferreira, ex Castellana Grotte, Trento e Verona, su Marco Ferreira, ex Castellana Grotte e Siena, entrambi protagonisti di un’ottima Nations League dove si sono collocati fra i migliori attaccanti in assoluto e sul centrale Cveticanin, punto di forza dell’Espinho.
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Foto Fivb
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