Pallavolo
Volley, Europei 2019: sarà ancora l’Italia di Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena. Simone Giannelli studia da leader
Va bene i bomber, che per fortuna non mancano, va bene il muro, la difesa la ricezione ma questa Italia, quella degli anni 2010/2020 è sempre più l’Italia di Simone Giannelli. L’ex ragazzo prodigio di Trento, il giovane alzatore che ha ripercorso la tipologia di carriera di Marco Meoni, è cresciuto a dismisura ed è pronto a contendere il ruolo di leader della squadra azzurra ai “senatori” Zaytsev e Juantorena, che lo ha svezzato nel club e con cui c’è un feeling particolare.
Gli equilibri nella squadra azzurra sono questi: i due “senatori”, da sempre avversari in campo a riempirsi di mazzate da una parte e dall’altra ma anche capaci, assieme, di portare l’Italia sul secondo gradino del podio olimpico a Rio sono di fatto diventati tre perchè Simone Giannelli in questa stagione, dove ha vinto tanto nel club (un Mondiale e la Coppa Cev) e ha preso per mano i giovanotti gettati nella mischia da Blengini nella Nations League, per poi arrivare ad una condizion e stratosferica al momento decisivo della stagione, il torneo di qualificazione olimpica, e giocare la sua miglior partita in azzurro (e forse in assoluto) contro la Serbia per assicurarsi la seconda Olimpiade in una carriera ancora brevissima.
Giannelli ha fra le caratteristiche innate carattere, determinazione, cattiveria agonistica, capacità di gestione degli uomini a disposizione, ha lavorato tanto sul fisico e sulla precisione dei palloni e ha ancora margini di miglioramento perchè è ancora giovanissimo per quelli che sono gli standard mondiali dei palleggiatori ed ha tutte le caratteristiche per diventare l’uomo simbolo di una Nazionale pronta a dare il via al ricambio generazionale dopo Tokyo 2020.
Al momento i veri leader in campo saranno due, sempre loro: da una parte Osmany Juantorena, alla penultima recita internazionale con la Nazionale azzurra con l’obiettivo di portare a casa quell’oro che forse è l’unico vero trofeo che manca nella sua bacheca. Carisma e zero paura a prendersi le responsabilità del caso sono le caratteristiche che fanno di Juantorena un leader indiscusso, mentre dall’altra parte c’èIvan Zaytsev a cui il ruolo di leader non ha sempre giovato in passato ma che a volte, vedi Rio in particolare, questo ruolo lo ha ricoperto a forza di attacchi o servizi vincenti.
Questa Italia, quella che concluderà a Tokyo il suo ciclo olimpico, è una squadra che ha raggiunto la maturità in tutti i suoi elementi titolari e che ha forgiato il catrattere con anni di battaglia e di vittorie (tante) a livello di club e di piazzamenti di prestigio (alternati a qualche flop, vedi Mondiale 2018 o Europeo 2017) in Nazionale. L’esperienza ma anche la freschezza fisica non mancano: a Bari gli azzurri sono tornati a raccogliere i frutti di tanto lavoro ma non vogliono certo fermarsi qui e l’Europeo può essere l’occasione giusta per spiccare definitivamente il volo con destrinazione Tokyo 2020.
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Foto Fivb
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