Pallavolo

Volley, Italia a secco da Rio 2016. Squadra vecchia e con ricambi non ancora all’altezza. È già allarme verso Tokyo 2020?

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Qualificati alle Olimpiadi di Tokyo 2020 grazie alla notte magica di Bari e al sonoro 3-0 rifilato alla Serbia nella partita più importante dell’anno. Eliminati ai quarti di finale degli Europei al termine di un incontro da dimenticare giocato soltanto nel finale del secondo set, presi a pallate da una Francia decisamente più tonica e incisiva di fronte al proprio pubblico, incapaci di fronteggiare la battaglia di Nantes nel miglior modo possibile. Dalla festa del PalaFlorio al buio della XXL Arena, in mezzo appena sei settimane e un’Italia completamente trasformata: prima ha impartito una lezione di pallavolo agli slavi, poi si è dovuta sedere al banco per ammirare gli schemi dei transalpini.

L’obiettivo stagionale era la qualificazione ai Giochi ma la figuraccia contro i Galletti non si cancella tanto facilmente e l’amarezza che serpeggia nello spogliatoio azzurro è evidente. L’Italia non sale su un podio internazionale da addirittura tre anni, dopo l’argento alle Olimpiadi di Rio 2016 la nostra Nazionale non è più riuscita a mettersi al collo un alloro e la situazione inizia a preoccupare: due eliminazioni consecutive ai quarti di finale degli Europei (due anni fa contro il Belgio tutt’altro che irresistibile) e il quinto posto agli ultimi Mondiali casalinghi (con tanto di figuraccia contro la Serbia nel match che aprì la Final Six), poco o nulla tra World League e Nations League.

Il CT Chicco Blengini deve fare i conti con una squadra altalenante e che fatica a tenere il passo delle altre big, si soffre tecnicamente in tutti i fondamentali, spesso manca il guizzo giusto e non si dà quasi mai l’impressione di poter dominare una partita di cartello (eccezion fatta per quella contro la Serbia al preolimpico ma, visti gli ultimi tre anni, sembra appunto un’eccezione). Una squadra vecchia? Sotto certi aspetti è così: Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena non sono di primo pelo, lo Zar ha deluso contro la Francia mentre la Pantera accusa dei problemi fisici che a lungo andare possono debilitarlo. Eccellenti giocatori al momento insostituibili perché i ricambi tardano ad arrivare: Gabriele Nelli ha fatto vedere ottime cose contro la Turchia ma nei quarti di finale non ha dato quel cambio di ritmo che gli era richiesto entrando dalla panchina, Daniele Lavia e Oreste Cavuto devono ancora crescere per potere essere delle alternative di banda e proprio nel reparto schiacciatori si è sofferto visto lo scarso rendimento di Oleg Antonov e l’infortunio di Filippo Lanza.

Allarme verso le Olimpiadi di Tokyo 2020? Sicuramente non ci si presenta nel miglior modo possibile e conquistare la terza medaglia consecutiva dopo il bronzo di Londra 2012 e l’argento di Rio 2016 appare tutt’altro che semplice per non dire complicato. Servirà obbligatoriamente alzare il livello di gioco, gli azzurri dovranno tirare fuori energie supplementari e migliorare il proprio rendimento per fronteggiare corazzate come Polonia, Russia, USA, Brasile (giusto per parlare delle squadre già qualificate a cui si aggiungerà sicuramente un’altra europea di rango). C’è però bisogno di qualche rinforzo e del rendimento massimo delle stelle per fare la differenza, vedremo quello che ci dirà la stagione di SuperLega ma la debacle di Nantes ha inevitabilmente lasciato delle scorie importanti nel morale e nella testa di tutta la formazione: non sarà semplice dimenticarlo, bisognerà farlo perché mancano appena nove mesi ai Giochi.

 

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Foto: CEV

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