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Vuelta a España 2019: Alejandro Valverde infinito, prova a ribaltare tutto a 39 anni. Il podio è quasi in cassaforte

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Un solo rivale per un Primoz Roglic che al momento appare imbattibile. L’unico che sta provando, in qualche modo, a contrastare il dominio dello sloveno e dell’intera Jumbo-Visma alla Vuelta a España 2019 è un giovanotto di appena 39 anni: Alejandro Valverde. Sulle strade di casa l’iberico si è sempre esaltato e anche quest’anno, in una stagione che non era iniziata proprio al meglio, sta dimostrando tutte le sue qualità, confermandosi ancora al top nonostante l’età.

Il podio, al momento, sembra essere quasi in cassaforte per il capitano della Movistar. Il campione del mondo è infatti secondo in classifica generale dopo la quindicesima tappa, al termine della seconda settimana e alla vigilia del secondo ed ultimo giorno di riposo, che anticipa lo sprint finale verso Madrid. 2’25” di ritardo dalla Maglia Rossa che al momento appare inattaccabile: Valverde ci proverà sicuramente nella terza settimana, anche se al momento sembra quasi impossibile riuscire a ribaltare tutto.

Le sue parole oggi all’arrivo sono ovviamente rassicuranti per una Movistar che non ha potuto contare ancora una volta su un Nairo Quintana in forma. “Avevo delle buone gambe ed è per questo che ho provato quasi da subito, per vedere cosa potesse succedere. Abbiamo sofferto tutti, entrambi nel gruppo e inseguendo la fuga. S Mi sono accordato con Roglic, siamo andati entrambi avanti. Grazie al team, per avermi dato l’opportunità di essere di nuovo qui, e a Soler, che ha svolto un ottimo lavoro! Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare, dando battaglia fin dall’inizio e mettendo in fuga Soler. Marc ha provato, ma una volta visto che la vittoria era sfuggita, si è fermato per aiutarmi. Andiamo avanti giorno per giorno”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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