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Vuelta a España 2019: Alejandro Valverde sul podio a 39 anni. Quando l’età diventa solo un numero

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Quando l’età diventa solo un numero. Firmato Alejandro Valverde. Titolo mondiale a 38 anni, con un’esaltante prova in quel di Innsbruck. Podio alla Vuelta a España 2019, l’ennesimo risultato di una carriera maestosa, ad addirittura 39 primavere passate. Gli altri corridori calano, lui continua a timbrare sempre e comunque il cartellino. L’iberico non si smentisce mai: sulle strade di casa, dove si è sempre esaltato, compie l’ennesimo miracolo rimanendo davanti a rivali di addirittura 15 anni più giovani.

La ventesima frazione, quella odierna, è stata l’ennesima conferma di una classe inestimabile. Il capitano della Movistar ha provato, più con orgoglio che con le gambe (il margine di Roglic era incolmabile), a tentare l’ultimo assalto alla Maglia Rossa. Poi sull’ascesa finale è stato bravo a limitare i danni, gestendo almeno la situazione in chiave seconda piazza. 

Le sue parole nel post tappa: “Molto soddisfatto di questa Vuelta. Non avrei mai sognato un secondo posto. Forse pensavo di vincere qualche tappa, ma non di salire sul podio. È stata una conclusione molto complicata, a causa della durezza del percorso, del tempo, e perché alla fine non avevo riferimenti. Con la pioggia ho iniziato ad ascoltare la radio molto debolmente, ho toccato la stazione radio e involontariamente ho dovuto cambiare canale e non ho sentito nulla, quindi nell’ultima salita sono andato senza riferimenti. Grazie al team, che ha svolto un lavoro fenomenale. Pedrero e Soler hanno dato tutto per trattenere Pogacar e il mio lavoro è stato solo sull’ultima salita”. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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