Ciclismo

Vuelta a España 2019: Conti, Mosca, Marcato e Boaro all’attacco. Un sussulto d’orgoglio per l’Italia

Pubblicato

il

Non è arrivata la vittoria in casa Italia, ma gli azzurri si sono fatti comunque vedere in questa dodicesima tappa della Vuelta a España 2019, una delle più scenografiche, incerte, difficili da amministrare; con un finale veramente intenso, stile Classica. Finora gli italiani presenti alla settantaquattresima edizione della corsa a tappe iberica non hanno brillato, ma hanno sempre e comunque cercato di onorare il Bel Paese andando in fuga. Oggi è toccato ad quartetto formato da Manuele Boaro (Astana), ottavo al traguardo, Valerio Conti (UAE Team Emirates) decimo, seguito a ruota da Jacopo Mosca (Trek-Segafredo), e infine Marco Marcato (UAE Team Emirates), sedicesimo a Bilbao.

La Vuelta a España è su Eurosport  | Guarda ora Eurosport su DAZN  | Il Primo Mese è Gratis

Nessuno presente nella fuga del giorno, partita dopo circa 100 chilometri dal via, è riuscito a star dietro ad un immenso Philippe Gilbert (Deceuninck-Quick Step), autore di un assolo sull’ascesa dell’Alto de Arraiz che era già stato pronosticato in precedenza. Ma comunque sia, dopo una prima metà di Vuelta a España dove tutti si aspettavano Fabio Aru (UAE Team Emirates) oramai finito fuori classifica, gli azzurri stanno cercando in qualche modo di uscire allo scoperto, mandando in fuga uomini capaci di dare il meglio di se stessi lanciandosi all’attacco.

Di sicuro tutti si potevano aspettare i giovani Jacopo Mosca (Trek-Segafredo) e Valerio Conti (UAE Team Emirates), la coppia del 1993 che quando c’è la possibilità di fuggire cercano l’occasione buona per evadere, e così è stato. È mancata la zampata finale, soprattutto da parte di Valerio Conti, spettacolare al Giro d’Italia; ma lui stesso ha ammesso di non aver più ritrovato la condizione strabiliante che aveva alla Corsa Rosa. Jacopo Mosca invece, è un un certo senso la new entry del gruppo. È entrato a far parte del circuito del World Tour soltanto dai primi giorni di agosto dopo due anni tra le Professional e qualche mese tra le Continental. La Trek-Segafredo lo aveva già preso come stagista nel 2016, dopo diverso tempo ha capito il valore del piemontese, e l’ha ingaggiato fino alla prossima stagione. Non si poteva far scappare un ragazzo che non si tira mai indietro quando si parla di attacchi. Ha sfruttato la giornata buona, ha sfiorato la top ten, e questo è solo l’inizio.

Primo azzurro al traguardo invece, è stato Manuele Boaro, uno degli ormai veterani del gruppo. Dopo diverso tempo speso a coprire Miguel Angel Lopez, ecco che è arrivata la giornata giusta per tentare una chance personale. Il finale era difficile da amministrare, ma è da apprezzare il gesto. Uu piazzamento che comunque sia vale tanto per un grande gregario come Boaro. E parlando ancora di veterani, stesso discorso vale per Marco Marcato, mai domo con i suoi trentacinque anni. Si fa rimontare dal gruppo nella fase conclusiva, ma è una prova d’orgoglio.

Insomma, l’onore italico deve sempre e comunque farsi sentire anche nei momenti in cui il parterre azzurro non è poi così ricco. È un simbolo che conta molto per i nostri colori, con quattro uomini che si sono lanciati quest’oggi senza pensarci troppo, rischiando in una delle tappe più belle ma insidiose di questa Vuelta. E siamo certi che questa è stata soltanto una delle tante chance che i nostri azzurri proveranno ad acchiappare da qui a Madrid.

La Vuelta a España è su Eurosport  | Guarda ora Eurosport su DAZN  | Il Primo Mese è Gratis

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter 

@lisa_guadagnini

Foto: Lapresse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version