Ciclismo
Vuelta a España 2019, domani l’ultima tappa di montagna. Roglic deve evitare la giornata-no, Lopez attaccherà per il podio
I big della Vuelta a España 2019 sono pronti per la battaglia finale, con il tappone di montagna da Arenas de San Pedro alla Plataforma de Gredos, 190 chilometri, cinque GPM, insomma, una frazione ideale per segnare forti sentenze. D’altronde questa sarà l’ultimissima opportunità per ribaltare la classifica della settantaquattresima edizione della corsa a tappe iberica che vede ancora al comando lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma), a ben 2’50” il padrone di casa, nonché campione del mondo, Alejandro Valverde (Movistar), e a 3’31” il compagno di squadra colombiano Nairo Quintana. Ma il podio non sembra così tanto irraggiungibile da parte del connazionale di quest’ultimo Miguel Angel Lopez, la punta del Team Astana, che attualmente si trova a 4’17” da Roglic ma a soli 46″ da Quintana.
Quella di domani sarà una frazione tremenda. Presenta in sequenza il Puerto de Pedro Bernardo di ben 18,4 chilometri, con pendenze del 4,4% (ascesa di prima categoria). Poi al chilometro 45,5 il GPM di seconda categoria del Puerto de Serramillos, 9 chilometri al 4,8%. Dopo 24 chilometri un altro GPM dello stesso livello, l’Alto de Navatalgordo (3 km al 7,2%). Successivamente ecco il Puerto de Chìa, GPM di terza categoria lungo 3 chilometri al 4%. Ma la vera battaglia avverrà ai meno 34, con l’ascesa di prima categoria del Puerto de Peña Negra: ben 14,2 chilometri di salita con una pendenza media del 5,9%. L’ascesa che porterà all’arrivo della Plataforma de Gredos invece, è un GPM di terza categoria di 9,4 chilometri al 3,8%. Qui scopriremo la classifica finale della Vuelta 2019.
Come detto in precedenza, Roglic ha un vantaggio abbastanza rassicurante. Sono davvero tanti 170 secondi totali da recuperare allo sloveno che, dopo la mezza fregatura della frazione di Guadalajara dove Nairo Quintana era riuscito a recuperargli ben cinque minuti e la Jumbo-Visma era rimasta schiacciata dalla morsa della Movistar, non si è più fatto sorprendere. E questo non dovrà accadere nemmeno, anzi, soprattutto domani. Perchè lo sloveno ha capito a caro prezzo che le insidie sono sempre dietro all’angolo. La Movistar questa sera pianificherà la sua tattica per attaccarlo. Il podio ce l’hanno in mano, ma alla fine il primo posto fa gola a tutti. Anche se va detto che finora Roglic, in salita, non si fatto condizionare e sorprendere da nessuno.
Colui che invece farà di tutto per salire il podio, e siamo certi che attaccherà al 100%, è Miguel Angel Lopez. Il giovane colombiano, terzo lo scorso anno, era partito con i favori dei pronostici, vestendo poi la maglia roja per tre giorni. Successivamente è stato un continuo saliscendi di prestazioni; ma il quinto posto di ieri, e il nono di oggi, hanno fatto capire che il capitano dell’Astana sta scalpitando, e anche la sua formazione. Domani non mancheranno all’appello, ed è atteso un duello con la Movistar, la squadra avversaria, quella da battere, da isolare. Il podio è vicino e la tappa è totalmente a suo favore. Ma anche per il fatto che Quintana non è apparso così brillante in salita negli ultimi giorni. Se questa non è stata una tattica, allora Miguel Angel non potrà farsi scappare questa ghiotta opportunità.
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@lisa_guadagnini
Foto: Lapresse