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Vuelta a España 2019: i possibili distacchi tra gli uomini di classifica nella cronometro di oggi. Roglic può fare malissimo rivali

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Ci siamo, è arrivato, finalmente, il momento della cronometro di Pau, una delle tappe chiave di questa 74esima edizione della Vuelta a España. A poche ore dal via, in classifica generale, ci sono quattro corridori, vale a dire la maglia roja Quintana, Roglic, Lopez e Valverde, raccolti in appena 20″. La frazione odierna, dunque, andrà a stravolgere completamente la situazione attuale, dato che in una prova contro il tempo di 36 km, come è normale che sia, voleranno grossi distacchi.

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Il maggior indiziato a uscire vincitore dalla lotta tra i big non può che essere Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Lo sloveno è un asso delle sfide alle lancette, in carriera ha vinto 10 crono, di cui 3 quest’anno. Nei confronti diretti coi tre rivali principali il suo score, nella specialità, è di 13-2, dove le due sconfitte sono avvenute una per mano di Valverde nella cronoscalata dell’Alpe di Siusi del Giro d’Italia 2016 e l’altra contro Quintana nella frazione inaugurale del Tour 2017 a Dusseldorf quando lo sloveno, però, fu vittima di una caduta.

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Colui che dovrebbe difendersi meglio è Alejandro Valverde (Movistar). Il campione del mondo si è scontrato contro Roglic in sei cronometro e ha perso cinque volte. Dal 2017 in poi, inoltre, i due si sono affrontati in appena due occasioni: nella crono di 27 km di Eibar del Giro dei Paesi Baschi 2017, quando lo sloveno fece 1° e il murciano 2° a 9″, e in quella di 31 km di Espelette al Tour de France 2018 ove il campione del mondo prese 48″ dal rivale. Considerdo che Valverde, pur in forma, non è in stato di grazia come nella primavera di due anni fa (quando riuscì anche a staccare in salita Contador e Froome), e, oltretutto, nell’ultimo biennio sembra aver perso qualcosina nella specialità, il distacco tra i due dovrebbe aggirarsi tra il minuto e il minuto e trenta.

Diverso è il discorso per il compagno Nairo Quintana. Il colombiano è uscito sconfitto in quattro prove contro il tempo su cinque disputate nei testa a testa con Roglic. Il riscontro, per una serie di motivi, più attendibile è la cronometro del Giro dei Paesi Baschi 2017, 19,4 km tra le strade di Lodosa ove il Condor perse 1’18” da Primoz. Per lui accusare un ritardo di due minuti sarebbe già un buon risultato, anche se nella peggiore delle ipotesi potrebbe lasciarne sul piatto anche tre.

Miguel Angel Lopez (Astana) non può che recitare il ruolo di fanalino di coda, già solo per il fatto che ha perso tutti i testa a testa a cronometro non solo con Roglic, ma anche con Quintana e Valverde. Superman non avrebbe nemmeno il fisico inadatto alla specialità, tanto che nell’ormai lontano 2016 vinse un Tour de Suisse grazie a una prestazione sublime nella crono di Davos, ma negli ultimi tre anni le sue prestazioni nella lotta alle lancette sono state pessime. Basti pensare che a San Marino, all’ultimo Giro d’Italia, ha perso 3’46” da Roglic. Anche per lui il distacco dallo sloveno, verosimilmente, sarà tra i due e i tre minuti.

Infine, non si può tralasciare il quinto incomodo di questa Vuelta, vale a dire Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), il quale, oggi, potrebbe tornare prepotentemente in corsa per il podio nonostante ora abbia 1’46” da Quintana 1° e 1’26” da Valverde 4°. Tadej non è forte come il connazionale dalla Jumbo-Visma (per il momento), ma è tutto fuorché fermo. Basti pensare che, innanzitutto, è campione sloveno di specialità. Vero che Roglic rinunciò alla partecipazione, ma l’alfiere del sodalizio emiratino fece comunque i 52 di media su un tracciato di 43 km e, inoltre, si mise abbondantemente alle spalle due come Mohoric e Tratnik (il primo giunto a 29″ e il 2° a 45″). Inoltre, alla Volta ao Algarve ha fatto 5° in una prova di 20 km a 17″ da un asso come Stefan Kung.

Al Giro di Slovenia dell’anno scorso prese 1’16” da Roglic su 21,5 km (fece meglio di corridori come Uran e Majka quel giorno), ma negli ultimi 12 mesi è cresciuto molto (basti vedere come si sono invertiti i rapporti di forza con Tratnik), per cui oggi dovrebbe accusare un ritardo di 1’30” circa, forse anche qualcosa meno. E, allo stesso tempo, potrebbe tranquillamente rifilare 1’/1’30” a Quintana e Lopez, avvicinandosi molto, così, alla terza posizione.

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Foto: Valerio Origo

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