Ciclismo

Vuelta a España 2019, la Movistar chiede scusa per l’attacco a Roglic ma Arrieta punge: “L’Uci decide chi deve vincere”

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La Movistar ha chiesto scusa per il comportamento tenuto durante la tappa di ieri alla Vuelta di Spagna. Ricordiamo l’accaduto: a 66 km dal traguardo, lo sloveno Primoz Roglic (saldamente in maglia rossa e prossimo a vincere la classifica generale) e il colombiano Miguel Angel Lopez sono caduti a terra. A quel punto la Movistar, vedendo attardati i capitani di Jumbo-Visma e Astana, ha deciso di attaccare per guadagnare terreno e provare a ribaltare la classifica generale: Alejandro Valverde, Nairo Quintana e i compagni si sono spremuti in quest’azione che da più parti è stata giudicata come antisportiva. L’attacco è durato una dozzina di chilometri prima che gli uomini della Movistar si rialzassero e così Roglic e Lopez sono rientrati.

La squadra spagnola si è scusata così sul suo account Twitter: “Come team Movistar vogliamo scusarci per gli eventi accaduti nella tappa odierna in #LaVuelta19. Le nostre prestazioni hanno risposto esclusivamente a quanto pianificato in precedenza e, in nessun modo, al tentativo di trarre vantaggio dalla caduta dei nostri rivali”. Le scuse arrivano anche dopo le dichiarazioni al veleno rilasciate dal direttore sportivo José Luis Arrieta: “Se l’UCI decide chi vince le gare, perfetto. Ma io non lo condivido. “Stavamo per attaccare dove il vento laterale sarebbe stato più forte ed eravamo in testa al gruppo per un motivo. Abbiamo trascorso ore e ore a fare ricognizioni. Ovviamente, le cadute non sono belle, ma abbiamo perso delle gare a causa delle cadute. Ho detto ai miei di fermarsi solo quando l’UCI ha detto che avrebbe permesso ai corridori di utilizzare la scia delle auto per rientrare“.

 

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Foto: Pier Colombo

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