Ciclismo

Vuelta a España 2019: la prima crisi di Alejandro Valverde. Vittoria ormai sfumata, il veterano deve guardarsi dal ritorno di Pogacar

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Sull’Alto de la Cubilla è arrivata la prima crisi di Alejandro Valverde alla Vuelta a España 2019. Il Campione del Mondo, a 39 anni, aveva corso in modo impeccabile fino a ieri, dando spettacolo e facendo sognare i tifosi spagnoli. Il fuoriclasse murciano si era imposto nella settima tappa, a Mas de la Costa, battendo con uno dei suoi attacchi Primoz Roglic e aveva poi duellato alla pari con lui nelle altre tappe di montagna, ma questa volta non è stato così.

Oggi la tipica giornata no ha colpito Valverde, che è andato subito in difficoltà al primo attacco di Miguel Angel Lopez. A questo colpo lo spagnolo è riuscito a rispondere, tornando sulle ruote degli avversari. Alla seconda accelerazione del colombiano, il capitano della Movistar ha però ceduto, vedendo così scappare via anche Tadej Pogacar e Roglic. Lo spagnolo è stato aiutato dal compagno di squadra Marc Soler, che si è messo a fare il ritmo per contenere i danni. Poi sull’ultima rampa Valverde, con una reazione di orgoglio, si è mosso in prima persona per cercare di recuperare secondi preziosi. Al traguardo il distacco nei confronti dei rivali diretti è stato di 23”. Un margine quindi non enorme, ma comunque pesante. Valverde ha probabilmente pagato anche la lunghezza della l’ultima salita, rispetto alla brevità di quelle affrontate nelle frazioni precedenti.

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Il campione iridato accusa ora un ritardo di 2’48” in classifica generale nei confronti di Roglic e sembra quindi ormai sfumata la possibilità di salire sul gradino più alto del podio a Madrid. Infatti colmare questo gap nell’ultima settimana di corsa sarà un’impresa quasi impossibile, considerando che lo sloveno avrà un margine importante da gestire e saranno poi solo due le tappe dover poter fare la differenza. Più che pensare alla leadership, Valverde dovrà ora guardarsi le spalle, perché Pogacar e Lopez non sono distanti. Il corridore della UAE-Team Emirates ha solo 54” di ritardo, mentre quello dell’Astana 1’11”. Oggi hanno dimostrato entrambi di poter staccare lo spagnolo in salita e in particolare nella frazione di Becerril de la Sierra potrebbero metterlo nuovamente in difficoltà. Il murciano dovrà quindi fare ricorso a tutta la sua esperienza per riuscire a gestire la situazione nelle ultime tappe decisive e difendere il suo posto sul podio.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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