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Vuelta a España 2019: la seconda giovinezza di Philippe Gilbert. Il fenomeno belga mette nel mirino i Mondiali

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Classe 1982, a 37 anni sta vivendo una seconda giovinezza. Philippe Gilbert, uno dei più forti corridori da classiche del Nuovo Millennio, è tornato al top dopo qualche stagione sottotono. Il corridore della Deceuninck Quick-Step dopo aver trionfato in modo incredibile alla Parigi-Roubaix è riuscito a centrare il successo di tappa nella dodicesima frazione della Vuelta a España 2019, tornando a vincere, alla sua maniera, a sei anni di distanza dall’ultima affermazione nel grande giro iberico.

Oggi ha dato l’ennesima prova della sua classe sopraffina. Era tra i nomi più caldi alla vigilia della frazione basca con partenza da Circuito de Navarra ed arrivo in quel di Bilbao che prevedeva tre GPM di terza categoria sul finale, ideali per uomini adatti alle Classiche di primavera. E proprio sull’ultima ascesa il vallone ha fatto la differenza: una serie di scatti che hanno messo alle corde tutti gli avversari, l’attacco in solitaria e l’arrivo a braccia alzate. Tutta la rabbia per l’assenza forzata, causa non convocazione, al Tour è stata riscattata.

Ora si può iniziare a puntare sul finale di stagione con una condizione che appare in crescita. Il Mondiale di Harrogate sembra essere ideale: il Belgio sicuramente gli riserverà una maglia e difficilmente verrà impiegato come gregario. I suoi scatti, la sua resistenza sulle lunghe distanze, il suo spunto veloce in un gruppetto: può davvero fare la differenza e mettere tutti nel sacco in terra britannica. Poi spazio ad un’altra corsa che ama da anni: il Giro di Lombardia, forse però diventato un po’ troppo duro con il cambio di percorso.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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