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Ciclismo
Vuelta a España 2019, la tappa di oggi Circuito de Navarra-Bilbao: percorso, favoriti e altimetria. Strappo finale al 12%, arrivo da Valverde
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Classica tappa basca in programma oggi nella seconda settimana della 74esima edizione della Vuelta a España. La Circuito de Navarra-Bilbao, di 171 km, ha un finale che si prospetta incandescente, con tre brevi salite nell’arco di neanche 40 km. Potrebbe essere un’altra occasione per la fuga, ma, allo stesso tempo, è ipotizzabile, invece, che sia teatro di una lotta tra gli uomini di classifica. Il tracciato strizza sicuramente l’occhio a corridori esplosivi come Roglic e Valverde, ma bisogna vedere se c’è la voglia, tra i big, di prendere vento in faccia alla vigilia della frazione con arrivo a Los Machucos.
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Il percorso e le chiavi tattiche
Come detto il punto focale della frazione odierna sono gli ultimi 40 km. I primi 130, infatti, non sono particolarmente duri. Nel finale, invece, troveremo uno dopo l’altro tre GPM di terza categoria. Il primo è l’Alto de Urruztimendi, 2,5 km al 9,2%. Poi sarà la volta dell’Alto El Vivero, 4,3 km al 7,7%. Infine toccherà al durissimo Alto de Arraiz, 2,2 km al 12,2%. Lo scollinamento sarà a 8 km dall’arrivo, il che fa sì che l’ultima ascesa sia un trampolino di lancio perfetto per chi vuole evitare la volata.
I favoriti
L’ipotesi fuga è sicuramente molto quotata, anche se ieri la Jumbo-Visma ha fatto capire di non voler lasciar andare via gente che non si trova a distacchi abissali dal primo in classifica generale. Motivo per cui sarà lecito, innanzitutto, aspettarsi una prima ora corsa a tutta che, magari, potrebbe danneggiare gli attaccanti nel momento in cui squadre come la Movistar di Valverde e la EF di Sergio Higuita si rendessero conto che c’è la possibilità di andare a riprederli e puntare alla vittoria parziale con i propri capitani.
I due sopraccitati sono, senza dubbio, i favoriti nel caso la tappa se la giocasse il plotone. Non vanno sottovalutati, però, nemmeno la maglia roja Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e il giovane Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). I due sloveni, infatti, sono entrambi veloci e in caso di sprint ristretto potrebbero piazzare il colpo. L’attuale leader, oltretutto, è particolarmente adatto a muri brevi e ripidi, non a caso ha vinto il Giro dei Paesi Baschi nel 2018, per cui volendo potrebbe anche provare a mettere in difficoltà un rivale meno adatto a certe ascese, come Miguel Angel Lopez, sull’Ato de Arraiz.
In caso, invece, di arrivo degli attaccanti del mattino entrano chiaramente in ballo tantissimi nomi.Difficile fare previsioni. Un corridori, su tutti, però, svetta, ovvero Philippe Gilbert (Deceuninck-Quick Step). Il vallone ieri si è riposato e, dunque, oggi è lecito aspettarselo davanti. Nella frazione con arrivo sul Mas de la Costa ha fatto vedere di andare molto forte in salita, per cui potrebbe vincere una tappa del genere sia staccando tutti, sia selezionando un gruppetto da regolare, successivamente, allo sprint.
Altri nomi da tenere in considerazione in caso di fuga sono: Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe), Mark Padun (Bahrein-Merida), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Wout Poels e Tao Geoghegan Hart (Ineos), Sergio Luis Henao (UAE Team-Emirates), Jesus Herrada (Cofidis), Mikel Bizkarra, Sergio Samitier e Fernando Barcelo (Euskadi-Murias).
L’Altimetria
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Foto: Pier Colombo