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Ciclismo

Vuelta a España 2019, la tappa di oggi Colmenar Viejo-Becerril de la Sierra: percorso, favoriti e altimetria. Battaglia sulla Sierra de Guadarrama

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Tornano le montagne nella 18esima tappa della Vuelta a España 2019. La Colmenar Viejo-Becerril de la Sierra è la frazione più dura della terza settimana e il percorso è identico a quello su cui Fabio Aru e l’Astana fecero saltare Tom Dumoulin alla Vuelta del 2015. Dopo la scoppiettante tappa di ieri, che ha permesso a Nairo Quintana di recuperare oltre 5 minuti a tutti gli altri uomini di classifica, oggi è attesa battaglia. Queste è, probabilmente, l’ultima occasione per mandare in crisi nera Roglic e anche per coloro che puntano, invece, a scalzare Quintana e Valverde dal podio, vale a dire Tadej Pogacar e Miguel Angel Lopez, l’opportunità più ghiotta è quella odierna.

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Il percorso e le chiavi tattiche

Il fulcro del percorso sono quattro GPM di prima categoria che i corridori affronteranno nei 177 km che separano le sedi di partenza e arrivo. Per la verità le salite che il gruppo scalerà sono solo due, ma verranno affrontati due versanti per entrambe. Si parte col Puerto de Navacerrada, 12 km al 6,3%. Qua la Movistar potrebbe provare a isolare Primoz Roglic, ma non dimentichiamoci che la Jumbo dello sloveno è una squadra più adatta alle salite che non a muoversi tra una raffica di vento e l’altra in un percorso leggermente mosso. Per cui non ci sarebbe da sorprendersi se il team olandese riuscisse a supportare il suo leader meglio di quanto fatto ieri e, di conseguenza, a neutralizzare eventuali attacchi sulla prima ascesa di giornata.

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Il secondo GPM è rappresentato dal primo versante del Puerto de la Morcuera, 13 km al 5%. Una salita blanda dove attaccare è difficile per gli uomini di classifica, per cui qua potrebbe sganciarsi la fuga se non lo avesse già fatto in precedenza. Finita la discesa si tornerà nuovamente sulla Morcuera, ma stavolta l’ascesa che aspetta i corridori è ben più dura, ne sa qualcosa Tom Dumoulin. Parliamo, infatti, di una strada che si arrampica per 10 km con pendenza media del 6,7% e lunghi tratti sopra l’8,5%.

Questo è il punto chiave della tappa. Lo scollinamento avverrà a 57 km dall’arrivo. Il punto più duro della salita sono gli ultimi 4 km. C’è spazio per un attacco da lontano e Roglic, verosimilmente, sarà chiamato a difendersi in prima persona. Se la maglia roja riuscisse a scollinare con gli altri uomini di classifica, allora potrebbe tirare un sospiro di solievo. Caso contrario rischia di fare la fine di Tom Dumoulin quattro anni fa. L’ascesa finale, il Puerto de Cotos, è molto lunga, ben 14 km, ma ha una pendenza media di appena il 4,8%. Bisogna fare la differenza prima, poiché qua spazio per staccare i rivali non ce n’è.

I favoriti

Dopo la tappa di ieri molti uomini saranno stanchissimi e l’Astana è chiamata ad attaccare da lontano con Lopez per conquistare quantomeno il podio. Ragion per cui ci sono più probabilità, rispetto a quello che si pensava, di trovare gli uomini di classifica a giocarsela. Stante quanto visto sull’Alto de la Cubilla, su queste salite lunghe e dalle pendenze dolci il duo Movistar ha qualcosa in meno rispetto al trio Roglic, Pogacar e Lopez. Per questo motivo non sarebbe sorprendente un completo ribaltamento di fronte rispetto all’imboscata di ieri con Tadej, Miguel Angel e la maglia roja ad attaccare sulla seconda Morcuera e Quintana e Valverde a cercare di difendersi.

Pogacar e Lopez devono per forza muoversi da lontano se vogliono andare a prendersi il podio, dato che entrambi hanno più di un minuto da recuperare ai due Movistar, mentre Roglic deve solo difendersi, ma si sa, la miglior difesa è l’attacco. Il vantaggio dello sloveno resta oltremodo consistente, ma staccare nuovamente Nairo e Alejandro vorrebbe dire mettere la corsa in cassaforte. Lo stesso, Primoz, inoltre, in caso di arrivo allo sprint degli uomini di classifica sarebbe il favorito, dato anche che il finale tira all’insù.

Il campione del mondo è molto probabile che insegua il secondo posto, piuttosto che rischi il tutto per tutto per far saltare Roglic. Scollinare coi primi il Puerto de Cotos, in caso non ci fosse la fuga davanti, vorrebbe dire andarsi a giocare anche il successo parziale in volata con Roglic. Quintana, invece, tenendo conto del suo storico recente, è più facile che paghi le fatiche di ieri, piuttosto che si giochi la vittoria di tappa.

Chiaramente l’ipotesi fuga va tenuta in considerazione. I soliti Pierre Latour, Tao Geogheghan Hart, Oscar Rodriguez, Ruben Guerreiro, Sergio Higuita, Esteban Chaves, Wout Poels e Gianluca Brambilla sono pronti ad andare alla ricerca di un successo. Anche Nicolas Edet ed Hermann Pernsteiner, silurati dalla top-10 nella pazza frazione di ieri, potrebbero cercare immediatamente di rifarsi andando alla caccia di una vittoria parziale con un’azione da lontano.

L’Altimetria


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Foto: Valerio Origo

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