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Ciclismo
Vuelta a España 2019: pagelle diciannovesima tappa. Cavagna fa il colpo, Bennett e Gilbert ancora protagonisti
Rémi Cavagna ha vinto la diciannovesima tappa della Vuelta a España 2019. Il corridore francese della Deceuninck-Quick Step è riuscito ad anticipare il gruppo a Toledo, imponendosi davanti all’irlandese Sam Bennett e al ceco Zdenek Stybar. Andiamo quindi a scoprire i voti dei protagonisti odierni con le pagelle della diciannovesima tappa della Vuelta a España 2019.
Rémi Cavagna 10: una grandissima azione, degna di un campione, ma che è stata fatta da un ragazzo di soli 24 anni, che oggi centra la vittoria più importante della carriera. È stato l’unico dei fuggitivi a resistere al gruppo e lo ha fatto in modo straordinario, attaccando a 25 km dall’arrivo e spingendo poi a tutta fino al traguardo, riuscendo a beffare i favoriti. Ha impostato il finale come una cronometro, gestendosi alla perfezione e ha centrato l’obiettivo.
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Sam Bennett 9: altro secondo posto per l’irlandese, il terzo di questa edizione, in cui sono arrivate anche due vittorie. Ha saputo essere ancora protagonista, nonostante l’arrivo molto duro, vincendo di prepotenza la volata del gruppo, che però è valsa solo un piazzamento. Lui comunque ha fatto ciò che doveva al meglio.
Zdenek Stybar 8: l’arrivo era adatto alle sue caratteristiche e ha saputo ritrovare brillantezza, cogliendo così un terzo posto di rilievo, dopo che aveva fallito più volte l’imporsi in fuga nelle scorse tappe.
Philippe Gilbert 8: è andato vicino al tris, in una Vuelta in cui anche lui sta correndo da grande protagonista. Bravo ad essere sempre lì nelle prime posizioni sui suoi arrivi e a lasciare il segno. Una capacità di fare la differenza nei momenti chiave davvero unica, che non cambia nonostante i 37 anni.
Movistar s.v.: difficile commentare quanto fatto oggi dalla squadra spagnola, che dopo la caduta di Primoz Roglic e Miguel Angel Lopez ha scelto di attaccare e forzare il ritmo in gruppo, salvo poi tornare suoi propri passi e rialzarsi. Non per fairplay, ma per una forma di protesa contro l’organizzazione per non aver fermato le ammiraglie. Un atteggiamento che ha scatenato inevitabilmente grandi polemiche.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Valerio Origo