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Ciclismo

Vuelta a España 2019, Primoz Roglic ad un passo dalla vittoria. Delusione Movistar

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Solamente sei tappe dividono i corridori presenti alla Vuelta a España 2019 dal traguardo finale di Madrid. Oggi il gruppo riposa. Si riprende domani per gli ultimi giorni di fatica, quelli decisivi per la lotta in classifica generale. Salvo sorprese, Primoz Roglic (Jumbo-Visma) ha la corsa in mano. Ha lottato come un guerriero nella prima parte di Vuelta, ed è arrivato in questi ultimi giorni gestendosi in maniera egregia.

Il suo strapotere a cronometro e la difesa spettacolare in salita, miste all’intelligenza tattica della sua formazione, sembrano gli ingredienti giusti per un risultato finale che, tralasciando possibili stravolgimenti dell’ultimo minuto, dovrebbe vederlo come padrone assoluto della 74ma edizione della corsa a tappe iberica.

La Slovenia domina e fa invidia a tutti anche con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), la grande rivelazione di quest’anno, nonché il più giovane corridore presente in gara. Due splendide vittorie di tappa, nessun attimo di cedimento, e un terzo gradino del podio provvisorio che profuma di secondo posto. Il ragazzo ha preso a pieno titolo e rispettato perfettamente il ruolo di capitano della formazione emiratina dopo l’abbandono di Fabio Aru. Con serietà, maturità e una bella dose di divertimento, sta regalando una prestazione degna di un grande campione.

Vacilla quindi la seconda piazza di Alejandro Valverde (Movistar), che non ha convinto nella tappa di ieri, sull’Alto de La Cubilla. Il rischio è che, come è successo tante altre volte, arrivi alla terza settimana con il lumicino spento. Ha dalla sua parte Marc Soler, pronto a scortarlo, ma non per sempre. Dietro c’è Pogacar, assetato e pronto a giocarsi il secondo gradino del podio.

Troviamo poi Miguel Angel Lopez (Team Astana) tra i suoi errori tattici nella mancata finalizzazione del lavoro svolto dalla sua squadra un pizzico di sfortuna qua e là. Il giovane colombiano non è un ragazzo che si arrende così facilmente, e potrebbe sfruttare questi ultimi giorni in suo favore per cercare di dare il più possibile, alla ricerca del tanto agognato podio. Per un ragazzo partito con i pronostici dalla sua e tre giorni in maglia roja, la motivazione e la grinta non devono mancare.

È in risalita Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), che quatto quatto sta trovando la via giusta per una top 5 in una grande corsa a tappe. In classifica sin dalla seconda tappa, giorno dopo giorno è riuscito a recuperare secondi preziosi e diverse posizioni, trovandosi attualmente quinto. Regolare, senza affondi di rilievo.

Concludiamo con l’ormai ex capitano della Movistar Nairo Quintana. Tralasciando il fatto che la tattica della formazione spagnola non è ancora chiara a molti, nella prima parte di Vuelta sembrava lui l’uomo da battere. La cronometro di Pau l’ha poi indebolito, e in salita non è stato più lo stesso. Crollo netto per il colombiano, che sembra avere la batteria scarica. Top 5 difficile.

 

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@lisa_guadagnini

Foto: LaPresse

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