Ciclismo

Vuelta a España 2019, Remi Cavagna l’ultimo gioiello dell’inesauribile rosa della Deceuninck-Quick Step

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Ormai sembra sempre di raccontare la stessa storia, gira e rigira sono sempre loro o quasi a vincere. Oggi, grazie al successo del francese Remi Cavagna, la Deceuninck è salita a 61 successi in stagione, ma la cosa che conta di più è che hanno messo in bella mostra un’altro talento cristallino. Il vincitore di oggi, infatti, ha solo ventiquattro anni e si è da poco affacciato al ciclismo che conta. Questa vittoria sicuramente lo lancia verso un’altra dimensione: 25 Km in solitaria con un gruppo in rimonta non si fanno tutti i giorni e questa è caratteristica solo dei grandi campioni.

Vietato considerare anacronistica la vittoria di Remi Cavagna. Lui aveva dimostrato una grande gamba soprattutto negli ultimi giorni con diversi tentativi di fuga, attacchi nel finale e trainate spaventose in testa al gruppi per aiutare i compagni. Infatti, anche il ventiquattrenne era presente in quel ventaglio organizzato alla perfezione dalla squadra e portato a termine anche con il suo preziosissimo lavoro. Difficile capire quella che potrà essere la dimensione, sia nel presente che nel futuro. Verosimilmente lo vedremo protagonista nelle corse di un giorno, situazione in cui tutta la squadra è sempre impegnatissima nella ricerca del successo, ma attenzione anche alle sue straordinarie doti da cronoman dimostrate oggi come in altre occasioni.

Sicuramente Cavagna ha un buon futuro davanti a sé. La maturità con cui oggi ha gestito la corsa e la facilità con cui è riuscito ad arrivare al traguardo, ne delineano solamente in parte il talento che ora si inizia a far conoscere anche al grande pubblico internazionale. In questa stagione si era già messo in mostra vincendo una frazione, la terza, del giro di California ed era finito quinto ai campionati nazionali francesi a cronometro, inoltre a febbraio aveva chiuso in terza posizione il prologo inaugurale del Giro di Provenza. Insomma tutti indizi che ci fanno presagire l’avvento dell’ennesimo nome che può sbaragliare la concorrenza, in molte situazioni di corsa.

 Se possiamo ora ammirare in tutta la sua bellezza le gesta di Cavagna, il merito è tutto della Deceuninck Quick-Step che con estrema facilità ha sfornato un’altro talento dal suo cartiere che sembra ormai infinito. Solo negli ultimi mesi possiamo ricordare tanti giovani che si sono messi in mostra e molti dei quali targati Deceuninck. Ad esempio, abbiamo scoperto Fabio Jakobsen velocista di soli 23 anni che è già stato capace di vincere una tappa alla Vuelta di quest’anno e il campionato olandese su strada. Oppure il velocista colombiano Alvaro José Hodeg, anch’egli classe ’96, che si è messo in mostra alla recente Adriatica Ionica Race vincendo due tappe. Senza dimenticare il fenomeno per eccellenza chiamato Remco Evenepoel che a soli 19 anni è già stato in grado di vincere la Classica di San Sebastian e un titolo di campione europeo a cronometro.

Insomma, un serbatoio davvero infinito di talenti che sono qui coccolati da quel Patrick Lefevre che da proprietario li fa crescere già da campioni sin dalla più tenera età. Questo crea un mix perfetto di esperienza e giovani che vengono guidati alla perfezione da altri grandi campioni, in un ciclo continuo che ha come unico punto fisso una quantità infinita di vittorie.

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francesco.zambianchi@oasport.it

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Foto: Monsalve/Shutterstock.com

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