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Vuelta a España 2019, Tadej Pogacar: “Non ero fiducioso a inizio tappa, ma poi ho sentito buone gambe sulla penultima salita”

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Ottava vittoria stagionale, terza in questa Vuelta a España 2019 per Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Il giovanissimo sloveno, 21 anni tra una settimana esatta, è scattato a circa 40 km dall’arrivo, sulla salita di Peña Negra e nessuno è riuscito a seguirlo. Tra la successiva discesa, il seguente falsopiano e l’ascesa finale, l’alfiere del team emiratino è riuscito a guadagnare oltre 1’30” sui primi inseguitori. In classifica generale, grazie al numero odierno, balza sul gradino più basso del podio, alle spalle del connazionale Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e di Alejandro Valverde (Movistar). Inoltre, Tadej conquista anche la maglia bianca di miglior giovane.

Ha fine tappe ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Oggi volevo attaccare, ma a inizio tappa non ero molto sicuro. Sapevo, però, che la giornata fredda e piovosa mi avrebbe favorito. Sulla salita di Peña Negra l’Astana ha fatto il forcing e Lopez è scattato, ma io ho risposto bene. Sentivo di avere le gambe dei giorni migliori. Così sono partito e ho visto che nessuno mi ha seguito. Da quel momento in poi sono andato a tutta fino al traguardo“.

Visibilmente emozionato, Pogacar, ha, poi, aggiunto: “Ancora non riesco a realizzare bene quello che ho fatto, sono contentissimo. Tre vittorie di tappa e il podio finale, penso che mi servirà qualche giorno per metabolizzare il tutto“.
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Foto: LaPresse

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