Vuelta a España, le pagelle della dodicesima tappa: Gilbert perfetto, Conti sottotono

La 12esima tappa della Vuelta a España 2019, un continuo su e giù tra le stradine dei paesi baschi, rappresentava il terreno di caccia ideale per Philippe Gilbert (Deceuninck-Quick Step). Il vallone non ha deluso le attese e ha conquistato il sesto successo in carriera sulle strade spagnole. Italia sugli scudi con quattro uomini all’interno della fuga che si è giocata il successo finale, ma delude le attese Valerio Conti, l’azzurro più quotato in ottica vittoria parziale, il quale sulla salita finale non ha avuto il passo dei migliori. Di seguito andiamo a dare i voti ai protagonisti della frazione odierna con le nostre pagelle.

Philippe Gilbert (Deceuninck-Quick Step) voto 10: La fuga parte dopo due ore di tira e molla, ma lui, che era l’uomo più atteso per questa frazione, si fa comunque trovare pronto in compagnia del fido Tim DeClerq. Lascia sfogare, molto saggiamente, Felix Grossschartner (voto 6) e Tsgabu Grmay (voto 6,5) prima della salita finale, senza sprecare energie per andare a chiudere in prima persona. Dopodiché, sull’Alto de Arraiz lancia il suo attacco e stacca tutti. Nel finale, inoltre, gestisce magistralmente il vantaggio guadagnato, riuscendo a non farsi riprendere dal duo composto da Aranburu e Barcelo. Semplicemente perfetto.

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Alex Aranburu (Caja-Rural) voto 9: Va in fuga per il secondo giorno consecutivo e, nonostante la fatica di ieri nelle gambe, riesce, comunque, a essere competitivo. Nel finale, quando era rimasto con Barcelo all’inseguimento di Gilbert, forse avrebbe dovuto tirare un po’ di più in prima persona, dato che chiaramente il rivale in forza all’Euskadi-Murias non dava tutto poiché conscio di essere inferiore all’alfiere della Caja Rural in volata. Ad ogni modo, quando vieni battuto da un campione come Gilbert hai poco da recriminare.

Fernando Barcelo (Euskadi-Murias) voto 8: Il giovane basco, classe 1996, è l’ultimo a cedere sul forcing di Gilbert in salita. Fa tutto bene Fernando, anche nell’inseguimento al battistrada in coppia con Aranburu. Giustamente negli ultimi 500 metri si rifiuta di tirare, regalando di fatto la vittoria a Gilbert, ma se, invece, avesse dato il cambio al corridore della Caja Rural, sarebbe stato quest’ultimo a trionfare sul traguardo di Bilbao. La sua unica chance era sperare che Alex se la sentisse di rischiare, così non è andata, ma ci sta, non ti puoi inventare nulla se allo sprint non sei il più veloce.

Nikias Arndt (Team Sunweb) & Tosh Van der Sande (Lotto-Soudal) voto 7,5: Quella odierna non era sicuramente la tappa adatta a questi due corridori, che sono dei velocisti, seppure non puri. Nonostante ciò in salita si gestiscono alla perfezione e riescono a portare a casa, entrambi, una bella top-10.

Manuele Boaro (Astana) voto 7: Ha una giornata di libertà e la sfrutta bene. Riesce a entrare nella fuga buona e nel finale è il migliore degli italiani in salita. Alla fine porta a casa un buon ottavo posto, piazzamento identico a quello raccolto al Giro d’Italia di quest’anno a San Martino di Castrozza.

Valerio Conti (UAE Team Emirates) voto 5,5: Centra la fuga giusta e molti pensano subito a lui come possibile antagonista di Gilbert. Egli per primo, probabilmente, dato che fa tirare Marco Marcato (voto 7), il quale si era avvantaggiato insieme a Valerio, a lungo prima della salita finale. All’imbocco dell’Alto de Arraiz si mette in testa per provare a mettere in difficoltà gli altri con la sua andatura, ma il suo passo è meno efficace rispetto ad altre volte. Quando, successivamente, si muove Gilbert, per l’alfiere del team emiratino non c’è nulla da fare se non alzare bandiera bianca. Alla fine arriva un decimo posto che, verosimilmente, non lo soddisferà.

Regia della Vuelta voto 3: Si perdono sia la volata per il piazzamento dietro ai primi tre che il passaggio sull’ultimo GPM del gruppo dei favoriti. Regia, oggi, bocciata senza appello.

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Foto: Valerio Origo