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Atletica, la IAAF sancisce un ulteriore abbassamento dei livelli di testosterone per le atlete transgender
Il Consiglio IAAF, riunitosi a Doha, ha annunciato l’approvazione delle nuove regole di ammissibilità che richiedono che la concentrazione di testosterone in una atleta sia inferiore a cinque nanomoli per litro ininterrottamente per un periodo di almeno 12 mesi prima di essere dichiarata ammissibile. Il limite precedente era di 10 nanomoli. Le atlete devono inoltre confermare livelli inferiori a tale quota per mantenere l’idoneità a competere nella categoria femminile.
Il cambiamento allinea il regolamento a quello che si applica agli atleti con differenze di sviluppo sessuale, come per quanto concerne la campionessa olimpica sudafricana degli 800 metri Caster Semenya, che al momento non è ammessa a competere, mentre prosegue nelle sue azioni legali per invertire l’attuale sentenza IAAF.
“Ai sensi delle nuove norme, un’atleta transgender non è più tenuta a essere riconosciuta dalla legge nel suo nuovo genere, ma dovrebbe fornire una dichiarazione firmata che la sua identità di genere è femminile” spiega una dichiarazione della IAAF. “Deve dimostrare con l’ok di un gruppo di esperti che la concentrazione di testosterone nel suo siero è stato inferiore a 5 nmol/L ininterrottamente per un periodo di almeno 12 mesi prima di essere dichiarata ammissibile e deve mantenere la concentrazione sierica di testosterone al di sotto di quel livello per mantenere la sua idoneità a competere nella categoria femminile “.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: CP DC Press / Shutterstock.com