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Atletica, Mondiali 2019: battaglia al settimo cielo, Kendricks batte Duplantis nell’asta! Claudio Stecchi ottimo ottavo
Una delle gare più belle degli ultimi anni, la finale del salto con l’asta dei Mondiali 2019 di atletica leggera ha regalato tantissime emozioni e ha offerto un duello finale davvero al cardiopalma. A Doha (capitale del Qatar) Sam Kendricks e Armand Duplantis si sono dati battaglia per la medaglia d’oro a 6.02 metri, quota davvero siderale per due fuoriclasse della specialità che hanno confermato il pronostico della vigilia: il confronto tra lo statunitente e lo svedese era attesissimo e così è stato.
Nessuno dei due atleti in gara è riuscito a superare la misura, entrambi avevano saltato 5.97 metri al terzo tentativo ma l’americano aveva un errore complessivo in meno alle quote inferiori (due a 5.87, il suo rivale ne aveva commessi due a 5.92 e uno a 5.87) e ha così conquistato il secondo titolo iridato consecutivo. Festa grande per il 27enne di Oxford, bronzo alle Olimpiadi di Rio 2016, che ha così beffato il quasi 20enne scandinavo, Campione d’Europa lo scorso anno. Il bronzo è invece finito al collo del polacco Piotr Lisek che ha superato 5.87 al secondo tentativo, poi ha sbagliato a 5.92 e ha fallito gli ultimi due tentativi disponibili a 5.97: il 27enne sale sul podio dei Mondiali per la terza volta consecutiva dopo il bronzo di Pechino 2015 e l’argento di Londra 2017.
Claudio Stecchi ha onorato la finale con una buona prova e ha concluso in ottava posizione grazie al 5.70 superato al terzo tentativo dopo un ottimo ingresso a 5.55. Il toscano, capace di saltare 5.75 nel turno di qualificazione realizzando il suo personale all’aperto, non era in perfette condizioni fisiche dopo un infortunio che lo ha tenuto fuori per praticamente tutta la stagione estiva (in inverno era stato quarto agli Europei indoor): i tre netti nulli a 5.80 dimostrano una forma non perfetta ma il 27enne ha fatto capire di poter dire la sua in un contesto di così elevato spessore e soprattutto può crescere ulteriormente nell’immediato futuro. L’allievo di Riccardo Calcini, seguito anche da Giuseppe Gibilisco (l’ultimo italiano capace di vincere un oro iridato), poteva addirittura chiudere in quarta posizione a pari merito con il tedesco Bo Kanda Lita Baehre se avesse superato 5.70 al primo tentativo. Quinta piazza per il brasiliano Thiago Braz (5.70, il campione olimpico aveva sbagliato l’ingresso a 5.55) che precede il tedesco Raphael Holzdeppe e il francese Valentin Lavillenie (entrambi sesti con 5.70 alla seconda).
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Foto: FIDAL/Colombo