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Atletica, Mondiali 2019. La 4×100 maschile per stupire: Jacobs e Tortu possono far volare gli azzurri
“Diventare la più forte 4×100 di sempre”. Non si nasconde di certo dietro a un dito Filippo Di Mulo, il responsabile della velocità azzurro, alla vigilia della gara mondiale della staffetta veloce. Del resto parlano i numeri: due dei primi dieci specialisti dei 100 metri, un semifinalista nei 200, condizioni fisiche permettendo: poche squadre al mondo possono contare sulla qualità di un’Italia che può puntare in alto anche se il podio probabilmente è una mission impossible.
Gli azzurri, qualora siano tutti in condizione, possono puntare prima di tutto al record italiano, che hanno già sfiorato in semifinale a Yokohama a maggio nel mondiale dedicato solo alle staffette. Tortu sta attraversando un vero e proprio magic moment, dopo aver chiuso settimo al mondo nei 100, unico bianco in finale e aver riportato l’azzurro nel momento più importante del Mondiale a 32 anni dall’exploit di Pavoni. Jacobs con il 10″07 fatto vedere in batteria, seguito poi dal 10″20 della semifinale non sarà al massimo della forma ma garantisce sempre una certa qualità ed ha una settimana di lavoro in più nel motore. Questi sono gli atleti su cui si fondano le speranze prima di tutto di finale ma poi anche sicuramente di qualcosa in più della squadra azzurra.
Il punto interrogativo riguarda Eseosa Desalu, semifinalista nei 100 ma alle prese con un fastidio al retto femorale che mette in dubbio la sua presenza che sarebbe molto importante in termini di qualità. Problemi fisici che non mollano anche il possibile quarto uomo della staffetta, Davide Manenti che sembra comunque essere arrivato in forma al momento giusto. Non basta mettere assieme i tempi per fare una grande staffetta e la speranza è che i meccanismi funzionino al meglio: di sicuro c’è tanta voglia di riscattare gli errori di Yokohama che causarono il ritiro della squadra italiana. Sono pronti in caso di necessità Infantino che non è piaciuto sui 200, Cattaneo e Rigali.
Gli Stati Uniti partono per forza (con l’oro e l’argento dei 100 e l’oro dei 200) super favoriti ma la staffetta veloce non sempre ha regalato soddisfazioni alle squadra a stelle e strisce. Rodgers, Gatlin, Coleman e Lyles, in ogni caso, puntano dritto all’oro. A giocarsela per il secondo posto, se gli Usa non concedono regali, saranno il Canada e il Brasile, una Giamaica un po’ appannata, le forti squadre asiatiche Giappone e Cina, e dall’Europa: Gran Bretagna, Olanda e, si spera, Italia.
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