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Atletica, Mondiali 2019: oro agli USA nella 4×100 maschile e alla Giamaica in quella femminile. Podio del getto del peso in un centimetro, trionfa Kovacs

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Nona giornata di gare a Doha (capitale del Qatar), dove si sono assegnati sette titoli ai Mondiali 2019 di atletica leggera. Riflettori puntati soprattutto sui 1500 metri femminili, sul lancio del peso e sulle staffette 4×100 sia maschili che femminili, di seguito la cronaca e tutti i risultati delle gare di oggi valide per la rassegna iridata. 

FINALI

4×100 MASCHILE – Una gara senza storia con il quartetto degli USA decisamente superiore agli altri. Christian Coleman,  Justin Gatlin, Michael Rodgers, Noah Lyles hanno chiuso la loro prova con un fantastico 37.10. Alle loro spalle una fantastica Gran Bretagna. Adam Gemili, Zharnel Hughes, Richard Kilty e Nethaneel Mitchell-Blake hanno fermato il cronometro a 37.36, nuovo record europeo. La sorpresa più grande, probabilmente, è stato il podio del Giappone. Il quartetto nipponico, composto da Shuhei Tada, Kirara Shiraishi, Yoshihide Kiryu, Abdul Hakim Sani Brown, ha conteso fino alla fine l’argento ai britannici, chiudendo la prova in 37.43.

4×100 FEMMINILE – Buonissima prova delle italiane che hanno chiuso al settimo posto, approfittando anche del disastro della Cina squalificata. Johanelis Herrera Abreu, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Irene Siragusa hanno ottenuto anche un buon crono in 42.98. L’oro è andato alla Giamaica, che non ha sbagliato nulla. Le quattro staffettiste (Natalliah Whyte, Shelly-Ann Fraser-Pryce, Jonielle Smith, Shericka Jackson) hanno chiuso con uno stratosferico 41.44. Un po’ a sorpresa le statunitensi sono arrivate terze, superate dalle britanniche. Per gli USA 42.10, mentre la Gran Bretagna ha fatto registrare un ottimo 41.85.

LANCIO DEL PESO – La finale del lancio del peso maschile è stata senza ombra di dubbio la più equilibrata di questi Mondiali di Doha e probabilmente anche una delle più incerte della storia. I primi tre atleti in un solo centimetro. Grande beffa per il neozelandese Tomas Walsh che è rimasto in vetta alla gara dal primo all’ultimo lancio. Con il suo 22.90 ha messo in fila tutti gli avversari, peccato che gli americani lo abbiano superato all’ultimo tentativo. Ryan Crouser al sesto lancio ha pareggiato la misura di Walsh e potendo contare su un ottimo 22.71 come seconda migliore misura, a differenza del 22.56 dell’avversario, l’ha scavalcato. A beffare entrambi, con un solo centimetro di vantaggio, l’altro americano Joe Kovacs, che all’ultimo tentativo ha ottenuto il 22.91 che gli è valso l’oro. La classifica finale recita: Joe Kovacs 22.91, Ryan Crouser 22.90 (22.71), Tomas Walsh 22.90 (22.56).

1500 METRI (FEMMINILE) – L’olandese di origine etiope Sifan Hassan ha vinto l’oro nei 1500 metri femminili. Una gara di alto profilo, non solo per il risultato della vincitrice, ma per la prestazione generale. La neocampionessa del mondo ha chiuso la finale in 3:51.59. Alle sue spalle la keniana Faith Kipyegon che ha ottenuto anche il record nazionale con 3:54.22. Sul gradino più basso del podio la giovane etiope Gudaf Tsegay che ha fatto registrare anche il personale 3:54.38. Da segnalare anche la prestazione della statunitense Shelby Houlihan che con il suo 3:54.99 ha ottenuto il record continentale.

5000 METRI (FEMMINILE) – E’ stato il solito dominio keniano con la vittoria di Hellen Obiri che ha ottenuto un fantastico tempo di 14:26.72. Beffata la compagna di squadra Margaret Chelimo Kipkemboi che ha chiuso la propria prova in 14:27.49. Bronzo a sorpresa per la giovanissima tedesca Konstanze Klosterhalfen (14:28.43).

SALTO TRIPLO (FEMMINILE) – La venezuelana Yulimar Rojas ha dominato la gara di salto triplo. Il suo 15.37, ottenuto al secondo tentativo, è sembrato irraggiungibile sin dall’inizio. Alle sue spalle la giamaicana Shanieka Ricketts, che ha chiuso con 14.92. Sul gradino più basso del podio la colombiana Caterine Ibarguen con 14.73.

BATTERIE E SEMIFINALI

100 OSTACOLI (FEMMINILE) – Di certo una delle gare più attese della giornata per quanto riguarda l’Italia erano i 100 metri ostacoli. Luminosa Bogliolo non ha deluso e ha vinto la sua batteria, la seconda, accedendo in semifinale, e fermando il cronometro a 12.80. La più veloce è stata la nigeriana Tobi Amusan con 12.48, dietro di lei le due favorite per la vittoria finale Danielle Williams, con 12.51 e Kendra Harrison, con un convincente 12.55.

LANCIO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Non ci sono state particolari sorprese nel lancio del giavellotto. Il migliore è stato il tedesco Johannes Vetter con 89.35, dietro di lui l’estone Magnus Kirt con 88.36, a seguire il grenedino Anderson Peters con 85.34, lo svedese Kim Amb con 84.85 e l’atleta di Trinidad e Tobago Keshorn Walcott con 84.44.

SALTO IN LUNGO (FEMMINILE) – Delusione per le due italiane Laura Strati e Tania Vincenzino finite lontanissime dalla qualificazione alla finale. La migliore è stata Malaika Mihambo (GER) 6.98, dietro di lei Ese Brume (NGR) 6.89, Torie Bowie (USA) 6.77, Maryna Bekh-Romanchuk (UKR) 6.74, Alina Rotaru (ROU) 6.72, Abigail Irozuru (GBR) 6.70, Nastassia Mironchyk-Ivanonva (BLR) 6.69, Shara Proctor (GBR) 6.63, Brooke Stratton (AUS) 6.58, Chanice Porter (JAM) 6.57, Anasztasia Nguyen (HUN) 6.54 e
Sha’keela Sanders (USA) 6.53.

4×400 FEMMINILE – Una vera e propria beffa per l’Italia che è arrivata nona, prima delle escluse dalla finale. Le azzurre sono partite abbastanza bene con Chigbolu che al cambio è arrivata quinta. Ayomide Folorunso ritorna sotto, cedendo un pochino nell’ultimo rettilineo. Al momento del passaggio del testimone con Giancarla Trevisan c’è stato un problema con una delle atlete britanniche che ha praticamente costretto l’azzurra a fermarsi. La terza frazionista dell’Italia ha provato a rimontare con grande generosità passando il testimone a Lukudo in quinta posizione, risultato che viene confermato anche sul traguardo con il tempo di 3:27.57, peccato che per il ripescaggio sarebbero serviti 17 centesimi in meno. Le statunitensi hanno chiuso in testa con 3:22.96, seconde le giamaicane con 3:23.64 e terze le britanniche con 3:24.99.

4×400 MASCHILE – Fantastica l’Italia che ha chiuso in terza posizione la prima batteria ottenendo la finale e staccando il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020.  La gara è stata aperta in maniera discreta da Edoardo Scotti che ha passato il testimone in quinta posizione. Nella seconda frazione Vladimir Aceti ha spinto con convinzione anche se si è leggermente staccato dal resto del gruppo. Il cambio di passo è stato dato da Matteo Galvan che ha tenuto il suo ritmo fino all’ultimo rettilineo, quando ha scalato un paio di posizioni. Nell’ultima frazione Davide Re ha fatto un vero e proprio capolavoro. E’ rimasto alle spalle degli avversari fino agli ultimi cento metri, quando ha spinto sull’acceleratore, superando come uno slalomista consumato Scotch del Botswana e Rooney della Gran Bretagna, conquistando un meraviglioso terzo posto, con il tempo di 3:01.60. I più veloci sono stati gli Stati Uniti con 2:59.89, seguiti dalla Giamaica con 3:00.76. 

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: IAAF

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