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Atletica, Mondiali 2019. Salto in alto. Primo test per “Jimbo” Tamberi: una qualificazione tutt’altro che scontata

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Non sarà una passeggiata già dalla qualificazione, la gara di Gianmarco “Jimbo” Tamberi che si presenta tra i grandi protagonisti del salto in alto al termine di una stagione in altalena. L’atleta delle Fiamme Gialle ha dovuto fare i conti prima con una infiammazione ai tendini, poi un problema all’arco plantare, in seguito l’infiammazione ad un piede e infine uno stiramento al polpaccio. Una teoria di infortuni che hanno costretto Tamberi a rimanere ai box praticamente per tutta la stagione, dopo un avvio incoraggiante al Golden Gala di Roma.

Tamberi ha puntato tutto su questa gara, sembra sia riuscito a svolgere un periodo di preparazione senza particolari fastidi e va a giocarsi qualcosa di importante in un’annata dove nessuno dei grandi rivali si è espresso su livelli stratosferici. E’ necessario scordarsi il 2.39 di personale del marchigiano, arrivato nel momento di massimo splendore alla vigilia di un infortunio che di fatto lo ha tolto dalle scene per quasi due anni poco prima delle Olimpiadi di Rio de Janeiro dove sarebbe stato il grande favorito per l’oro. La prima speranza legittima è che, comunque vada a Doha, il saltatore azzurro possa affrontare il percorso di avvicinamento a Tokyo 2020 senza intoppi fisici: se è vero che la ruota gira…

Intanto c’è un Mondiale da giocarsi e una finale da conquistare a 2.31, misura che Tamberi quest’anno non è mai riuscito a saltare all’aperto (2.32 il suo record del 2019 ma indoor). Gli avversari non mancano di certo, a partire dal leader mondiale stagionale, il bielorusso Nedasekau, fino ad arrivare alla lista di coloro che hanno scavalcato 2.33 o 2.32, compreso l’azzurro Stefano Sottile che cercherà di ripetersi oggi ai massimi livelli personali. Ivanyuk e Protsenko gli uomini da tenere d’occhio ma tra le mura amiche anche la classe del qatariota Barshim potrebbe uscire anche se quest’anno il personale è fermo a quota 2.27, misura che difficilmente basterà anche solo per la qualificazione alla finale.

L’impressione è che Tamberi sia riuscito a trovare un minimo di condizione e che questa gara se la voglia giocare fino in fondo. Dalle 15.50 si capirà qualcosa in più sulle reali potenzialità di colui che viene indicato da tutti come l’unica possibile carta da medaglia nello stadio per la spedizione azzurra in Qatar.

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