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Atletica: muore la campionessa paralimpica Marieke Vervoort. La belga ha scelto la via dell’eutanasia

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Il percorso di vita della belga, campionessa paralimpica, Marieke Vervoort è giunto al termine. Come aveva annunciato alle Paralimpiadi di Rio 2016, dopo aver ottenuto la sua quarta medaglia, Marieke aveva già firmato tutti i documenti che che portavano all’eutanasia. Una vita di grandi sofferenze fisiche per lei: a 14 anni le era stato diagnosticata una malattia muscolare degenerativa, causa di dolori costanti, paralisi alle gambe e anche di attacchi epilettici.

Lo sport era stato la vera cura. Appassionata di basket in carrozzina, nuoto e triathlon, la belga aveva gareggiato, vincendo un oro nei 100 metri T52 e un argento nei 200 metri T52 ai Giochi di Londra 2012. A Rio aveva conquistato l’argento nei 400 metri (T51/T52) e il bronzo nei 100 metri (T51/T52). Un’ultima esibizione in grande stile e poi la scelta di dar seguito a quanto annunciato. Come rivela gazzetta.it, la campionessa paralimpica aveva detto chiaramente che l’eutanasia rappresentasse l’unica strada senza la quale si sarebbe suicidata per il dolore patito.

 

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Foto: LaPresse

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