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Baseball, World Series MLB 2019: Houston Astros e Washington Nationals in scena nella settimana dell’anno

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Per il baseball, quella che sta arrivando è la settimana dell’anno, senza se e senza ma. Sono prossime allo svolgimento le World Series, giunte all’edizione numero 115 della loro storia. Dall’American League e dalla National League sono emerse le due sfidanti: Houston Astros e Washington Nationals.

Gli Astros arrivano alla possibilità di vincere il secondo titolo in tre anni dopo una regular season risultata di nuovo eccezionale, per la terza volta di seguito con oltre 100 vittorie (107 in questo caso) prima della post-season. Durante la stagione regolare (28 luglio, contro i St. Louis Cardinals) José Altuve ha messo a segno il fuoricampo numero 1500 della sua carriera, alla sua partita numero 1190: solo sei giocatori sono stati più rapidi di lui nel riuscire ad arrivare a tanto. Il mese di luglio è stato così dominante per gli Astros (anche se maggio non è da meno) che Yuli Gurriel, Gerrit Cole e Yordan Alvarez sono stati nominati rispettivamente giocatore, lanciatore e rookie del mese nell’intera American League. Cole, inoltre, detiene assieme a Justin Verlander un altro primato: erano 17 anni che due giocatori della stessa squadra non mettevano insieme 300 o più strikeout nella medesima stagione. Gli ultimi (e unici fino a quest’anno) a riuscirci furono Randy Johnson e Curt Schilling in epoca Arizona Diamondbacks nel 2002.

I playoff dell’American League sono stati un po’ più complicati per gli Astros, che hanno vinto per 3-2 la serie contro i Tampa Bay Rays senza che mai fosse violato il campo avversario e poi, contro i New York Yankees, si sono imposti per 4-2 grazie ai due successi sull’avverso diamante.

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Per quanto riguarda i Nationals, invece, l’occasione è di quelle storiche, anche se si parla di un compito particolarmente arduo visto che partono da sfavoriti. Mai la franchigia ha raggiunto le World Series prima d’ora, e in generale Washington aspettava un simile momento dal lontano 1933, quando i Senators raccolsero l’ultima finale di una storia diventata prima travagliata e poi un capitolo del passato. Eppure, per i Nationals, sembrava una stagione non facile, visto che il conto vittorie-sconfitte, il 23 maggio, era di 19-31. Da quel momento è arrivato un 74-38 (.661) che ha messo tutti d’accordo.

Il primo posto nella National League è andato comunque agli Atlanta Braves, il che ha obbligato i Nationals a entrare nei playoff dal sofferto wild card game chiuso con la fine della maledizione di Max Scherzer, che nelle sette gare precedenti in cui era apparso sul monte aveva visto perdere la sua squadra. Sullo slancio sono arrivati i successi con i Los Angeles Dodgers, con annessa rimonta dall’1-2 e grande slam di Howie Kendrick nell’extra inning di gara-5, in quel momento ferma sul 3-3, e sui St. Louis Cardinals, con lo sweep (4-0).

I favori del pronostico, come si diceva, sono tutti per gli Astros, ma bisogna prendere in considerazione un altro fattore, oltre a quelli legati a singoli giocatori, impatto sull’intera stagione e chi più ne ha più ne metta: il record dal già citato 23 maggio. Da quel giorno, oltre al 74-38 dei Nationals, è arrivato anche il 73-37 di Houston, che rappresenta ad oggi un record nel baseball. C’è poco da scherzare con Max Scherzer, Stephen Strasburg, Anthony Rendon e Juan Soto: sarà una serie tutta da vivere.

Si inizierà nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23, al Minute Maid Park di Houston.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Daniel Padavona / Shutterstock.com

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