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Basket, EuroCup 2019-2020: Reyer Venezia a caccia del primo successo, al Taliercio arriva il Tofas Bursa

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Dopo aver ritrovato la vittoria in Serie A con il trentello rifilato a Cantù, per l’Umana Reyer Venezia è tempo di cercare di assaporare nuovamente il sapore del successo anche in EuroCup. Al Taliercio è tempo di pensare alla sfida che oppone i lagunari ai turchi del Tofas Bursa, squadra che ha avuto il suo periodo migliore nella storia vent’anni fa, con due campionati vinti e l’unica Eurolega disputata. Nelle ultime due stagioni, il Tofas Bursa si è sempre fermato alla regular season nella seconda competizione di area ECA, mentre quest’anno è partito con il successo contro il Limoges e la sconfitta a Belgrado contro il Partizan. C’è un’assenza di conto piuttosto rilevante: quella del dominicano Sammy Mejia, visto oltre 10 anni fa a Capo d’Orlando e dal 2015 a Bursa. Questo crea un problema alle rotazioni di coach Ene Orhun, che può ora contare di fatto su otto arruolabili reali più un valido prospetto.

Di questi, il più conosciuto è senza dubbio Matt Lojeski: americano, ma di passaporto belga, il trentaquattrenne che gioca da guardia-ala è stato grande protagonista in Eurolega con l’Olympiacos (soprattutto) prima e con il Panathinaikos poi. E’ il più pericoloso specialista dall’arco, dato che in cinque delle sei stagioni di Eurolega ha tirato con oltre il 40% da tre. Al suo fianco, nello spot di play, ci sono alternativamente Tarik Philipp (7.5 assist nelle prime due gare europee) e il prodotto del Fenerbahce Berk Ugurlu, che in realtà è destinato a giocare più minuti da play in funzione della capacità di Philipp di spostarsi nel ruolo di guardia. Vicino a canestro c’è l’ala grande DJ White, che l’Italia ricorda per aver visto a Torino, ma che ha anche un passato, seppur non di primo piano, in NBA, mentre il centro vero e proprio è Devin Williams, già visto per qualche mese al Buducnost e il cui cambio è il totalmente diverso (anche per stazza, decisamente inferiore) Muhsin Yasar. Completano la parte importante del roster Muhamyn Mustapha, ala piccola classe ’99, Ermis Baris, esperto tiratore che gioca da guardia, e Durmaz Berkan, normalmente cambio di White.

Un impegno, dunque, che la Reyer approccia con lo scopo di riguadagnare ulteriormente fiducia, di cui ha un bisogno piuttosto elevato visto che la partenza è stata piuttosto lenta sia sul fronte italiano che su quello europeo. In teoria le rotazioni lunghe dovrebbero avvantaggiare la formazione orogranata, ma più che Stefano Tonut, ultimamente piuttosto costante, e Michael Bramos, sono Austin Daye e Mitchell Watt che devono trainare i Campioni d’Italia. Certo, la classifica del Girone B è corta, con il Partizan da solo a punteggio pieno e tutte le altre con un’unica vittoria, ma la Reyer in EuroCup non è arrivata per fare la comparsa. Anche per questo il 76-46 rifilato a Cantù è risultato importante: serviva una partita chiusa nel più breve tempo possibile per tenere a riposo i big in vista di questa partita, che può segnare in un senso o nell’altro la stagione continentale veneziana. Occorre senz’altro fare di più in attacco, dato che nella competizione gli uomini di Walter De Raffaele sono a quota 63 punti di media tra le prime due partite, il dato più basso dell’EuroCup. Per far partita con una squadra che, nei primi due match, di punti ne ha segnati 164 (dunque 82 di media) ci vuole ben altra pericolosità.

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Credit Ciamillo

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