Basket, Eurolega 2019-2020, 6a giornata: Milano riceve il Barcellona, ancora imbattuto sul continente. Previsto il pienone al Forum

Sarà una notte speciale, quella di domani, per l’Olimpia Milano: al Mediolanum Forum di Assago, che va verso il tutto esaurito nei suoi oltre 12.000 posti (pochissimi i biglietti rimasti), arriva il Barcellona di Svetislav Pesic, che si è rinforzato tantissimo in estate con il chiaro obiettivo di ripetere i trionfi del 2003 e del 2010.

I blaugrana sono imbattuti in Europa, con cinque vittorie in altrettante partite, mentre in Liga ACB la situazione li vede nel gruppo delle terze con quattro successi, insieme a Bilbao e Burgos. Quella di Milano, però, è la prima di tre trasferte complicate per la formazione catalana, che andrà poi a giocare in Lituania contro lo Zalgiris Kaunas e poi a Madrid nel “Clasico“, in questo caso nella sua versione europea (a proposito, c’è una strana tendenza opposta tra le due potenze del basket spagnolo: il Barcellona domina in Europa e inciampa in Spagna, il Real Madrid fa il contrario). Il dato ancor più importante è che Pesic sta ricavando tutto questo dai suoi uomini senza avere tre pedine di grande importanza: Thomas Heurtel, fermo fino al 2020 dopo un’operazione al tendine rotuleo (ragion per cui è arrivato Malcolm Delaney), Kevin Pangos, che è ai box da un mese abbondante per un problema al piede, e Pau Ribas. Nella partita contro il Valencia è stato tenuto a riposo anche Delaney, mentre Victor Claver, anch’egli in dubbio, è poi sceso in campo.

I catalani, quest’estate, hanno eseguito poche mosse di mercato, ma mirate, Delaney a parte: è arrivato Nikola Mirotic dai Milwaukee Bucks, poi sono stati prelevati Cory Higgins dal CSKA Mosca, Brandon Davies dallo Zalgiris e Alex Abrines, uscito da una serie di complesse vicende personali prima ancora che dagli Oklahoma City Thunder. Di base, questi quattro giocatori, da soli, compongono quasi un intero quintetto base, che è completato da Adam Hanga, ungherese che dal 2017 gestisce la cabina di regia dei blaugrana. A livello statistico, Mirotic è quarto per punti realizzati in Eurolega (19.4 a gara), mentre Davies lo è per stoppate (1.40). Il Barcellona preso nel suo complesso, inoltre, è secondo per valutazione (98.6 la media), terzo per punti realizzati (84), primo per rimbalzi (39.2). A livello di percentuale complessiva al tiro, però, con Milano le storie sono simili: da una parte troviamo il 50.18%, dall’altra il 48.71%.

Per quel che riguarda l’Olimpia, questa sera ci sarà veramente la squadra al gran completo, perché si ripresentano sul parquet sia Shelvin Mack che l’ormai ex infortunato Jeff Brooks, che termina così due settimane di stop. Segnali importanti si sono visti, più che nella trasferta di Roma, nella sfida di Assago contro il Fenerbahce. Arturas Gudaitis è apparso in uno stato di forma già notevole per un rientrato da una pausa forzata di ben otto mesi, garantendo così a Kaleb Tarczewski la possibilità di non dover reggere quasi da solo le sorti della squadra milanese sotto canestro. Sarà utile, inoltre, testare la competitività di Amedeo Della Valle e Riccardo Moraschini contro un avversario di enorme livello: i due italiani hanno finora dimostrato di poter giocare in Eurolega, ed Ettore Messina ha dato loro fiducia in più di un’occasione. Queste le parole del coach siciliano sulla partita di domani: “Giochiamo contro un’avversaria fenomenale, una delle candidate, se non la candidata per eccellenza, alla vittoria finale. Il Barcellona è ricco di giocatori esperti e ha nella stella Nikola Mirotic il giocatore di riferimento. Sono una squadra profonda, atletica e capace di correre. Dobbiamo controllare i rimbalzi e limitare le palle perse per impedire al Barcellona di sfruttare il suo gioco in transizione. Per noi è anche un’occasione per misurarci con il livello più alto senza pensare né al buon inizio di stagione né a quello che verrà dopo“.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo