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Biathlon, Dominik Windisch: “Prendo esempio da Bjoerndalen. Con Lisa Vittozzi sono migliorato al tiro”

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Dominik Windisch, reduce dal ritiro svolto nel tunnel di Oberhof ed attualmente al lavoro ad Anterselva con i compagni della squadra A, è pronto a vivere una nuova stagione da protagonista. Il campione del mondo nella mass start ha tirato le somme sulla preparazione a poco più di un mese dal via delle competizioni e ci ha spiegato i motivi e i vantaggi della scelta di volersi allenare con il gruppo guidato da Hollrigl e Pozzi.

Come è andato il raduno nel tunnel di Oberhof?

“Abbiamo trovato dieci giorni di pioggia, neve e vento, fortunatamente allenandoci nel tunnel non abbiamo patito le condizioni del meteo. La neve del tunnel è artificiale e un po’ strana, transitando molti atleti non è il massimo per testare i materiali perchè è molto rovinata. Abbiamo fatto dei lavori intensi sugli sci che non era possibile svolgere sul ghiacciaio per via dell’altitudine, per cui è stato un raduno positivo. Sul tiro abbiamo lavorato bene, ora è importante continuare a portare le buone sensazioni anche in gara”.

Il cambio tecnico da Zingerle a Höllrigl ha portato al tiro i risultati che ti aspettavi durante la preparazione? 

“Cambiando gli esercizi sul lavoro ho avuto nuovi stimoli, ero più motivato per il fatto di avere nuovi elementi da provare, testare e analizzare. In questo modo sono più focalizzato ai dettagli del lavoro e quello è già positivo. Mi accorgo che, quando sto bene, riesco a sfruttare bene il lavoro con delle belle serie, con più sicurezza, alternate però da altri giorni in cui faccio ancora un po’ più fatica, dove commetto ancora degli errori stupidi, perchè crolla tutta la struttura che mi sto prefissando. La linea è sicuramente quella giusta e una volta metabolizzata e resi naturali gli automatismi avrò un tiro più sicuro e meno rischioso, vedremo durante la stagione se porterà i suoi frutti.

La scelta del cambio non è dovuta all’oro conquistato a Oestersund, stavo benissimo anche nella squadra Elite, ma la passata stagione mi sono confrontato spesso con Höllrigl e mi è piaciuto il suo approccio negli allenamenti, durante le gare riusciva a dirmi dei dettagli su alcuni errori che dopo dieci anni di lavoro con Zingerle magari passavano inosservati per una questione di abitudine. Portando questa nuova prospettiva al mio tiro mi ha incuriosito, ero un po’ restio al cambiamento visto l’appuntamento iridato che ci aspetta a fine febbraio ad Anterselva, d’altro canto volevo dare un cambiamento al tiro anche per poterlo valorizzare durante tutto l’arco della stagione. E’ stato un anno molto divertente, non puoi mai fermarti nello sport: dobbiamo imparare da Bjoerndalen, i risultati che ha ottenuto sono il frutto di continuo cambiamento e innovazione”.

Dal punto di vista atletico, avendo combinato alcuni ritiri anche con la squadra Elite, come ti sei trovato durante l’estate?

“Sì, abbiamo fatto solo due raduni da soli con la squadra A, i restanti tutti insieme, per cui avevo sia il confronto con Lukas Hofer sia con gli altri ragazzi. I due giovani, Patrick Braunhofer e Daniele Cappellari, sparano veramente bene e mi stimolano al tiro, sicuramente sono i migliori al poligono tra i maschi e cerco di imparare da loro. Sul fondo Giuseppe Montello sta davvero bene e il confronto con lui, avendo più o meno lo stesso livello, mi porta a spingere ancora di più per dare il massimo. Poi i valori possono cambiare completamente dallo skiroll alla neve, ma i lavori che abbiamo fatto insieme mi hanno dato grande motivazione e per poterlo battere ho bisogno della giornata giusta. Sul tiro ha trovato sicurezza, probabilmente frutto del lavoro quotidiano a Forni Avoltri con Lisa Vittozzi e Daniele Cappellari”.

nicolo.persico@oasport.it

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Foto: Federico Angiolini

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