Ciclismo
Ciclismo, “Avversari in corsa, fuori tutti amici”: il ricordo di Giovanni Iannelli. Ci ha lasciato a 22 anni, incidente in corsa
Difficile trovare le parole quando si piange la scomparsa di un amico, un compagno di squadra, o anche solo di un avversario di gara. Ma soprattutto difficile pensare che una corsa, dove al suo interno viaggiano ambizioni, speranze e si mette in campo tutta la passione per il proprio sport, possa spezzare la quotidianità dei vent’anni. La notizia della morte di Giovanni Iannelli ha scosso tutto il mondo del ciclismo. La dimostrazione che il ciclismo è veramente: “Avversari in corsa, fuori tutti amici” è testimoniato dalle numerose espressioni di cordoglio di tutte le società sportive e dei corridori sui vari canali social che hanno così salutato il giovane ciclista toscano.
Giovanni Iannelli iniziò come tanti fin da Giovanissimo e come tutti prendeva lo sport come un gioco, per iniziare a prendere confidenza con quel “gran bel gioco che è la vita”. Spensierato e scherzoso, senza mai aver fatto sgarri a nessuno, senza abbattersi alle prime sconfitte, era con lo sguardo fisso sempre avanti, verso il futuro. Da Esordiente passa nella società di casa: la Pratese 1926 Grassi, dove ottiene i primi piazzamenti e dove trova nella squadra una grande famiglia con la quale poi poter avanzare di categoria negli Allievi (15-16 anni). Ed è proprio a 16 anni che Ianelli inizia a salire sui podi di diverse manifestazioni (soprattutto in terra toscana), senza mai però riuscire a gioire con le braccia al cielo. La vittoria sfugge, ma è solo questione di tempo: con la maglia del Team Palma Ecologia Cipriani la prima affermazione di carriera alla Coppa Fiera di Signa (FI).
Al secondo anno in categoria Juniores, “Ianellone”, così lo chiamavano i compagni, si ritrova nuovamente sulle pagine sportive, grazie alle tre vittorie stagionali e ai tanti piazzamenti in giro per il Bel Paese, riuscendo a passare tra gli Under 23 da prima con la squadra Big Hunter, poi con la S.C. Malmantile e infine quest’anno al Team Hato Tea Bee dove non ha mai smesso di lanciarsi in volata sognando di arrivarci prima di tutti gli altri.
“Possente quando c’erano le volate, con la grinta di un toro, ma anche un gigante buono, scherzoso e sempre sorridente, umile, sempre educato e disponibile”: questo il ricordo dei tanti amici che hanno scritto alla redazione, ai quali ci stringiamo nel ricordare Giovanni.
CLICCA QUI PER TUTTI GLI ARTICOLI SUL CICLISMO
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Facebook