Ciclismo
Ciclismo, Chris Froome: “Sarò in forma a febbraio. Voglio il quinto Tour de France, punto alle Olimpiadi”
Chris Froome non è riuscito a prendere parte alla prova in linea del Criterium di Saitama ma ha disputato la brevissima cronometro di 3 km che ha aperto la kermesse in terra nipponica: il britannico ha fatto il suo rientro ufficiale in gara a cinque mesi di distanza dal terribile incidente al Giro del Delfinato ma si è trattato solo di una sgambata, una passerella a cui il britannico non è voluto mancare. Il vincitore di quattro Tour de France sta proseguendo nel suo percorso di recupero e vuole essere al top della forma nel 2020 quando darà la caccia alla quinta Grande Boucle per entrare definitivamente nella storia del ciclismo. Il keniano non ha nel mirino “soltanto” la maglia gialla ma anche una medaglia a cinque cerchi, vuole essere protagonista alle Olimpiadi di Tokyo 2020 tanto che due giorni fa ha anche provato il percorso attorno al Monte Fuji.
Chris Froome ha parlato del suo programma in un’intervista concessa a Ciclismo Internacional: “Ho ancora alcuni dolori. Non sono al 100%, ci vorranno ancora alcune settimane prima di trovare il picco di forma. Penso starò bene per febbraio. L’importante sarà avere la forma ideale al Tour, è il mio obiettivo principale. In questi giorni ho anche avuto modo di visionare il percorso delle Olimpiadi, sarà durissimo. È molto esplosivo, ideale per gli scalatori, credo che sia interessante con tante montagne impegnative. Per me sono uno dei grandi obiettivi dopo il Tour de France“.
Il Team Ineos potrebbe decidere di schierare anche Egan Bernal sulle strade transalpine e il vincitore dell’ultimo Tour de France potrebbe essere uno scomodo compagno di squadra per Chris Froome che però non sembra essere preoccupato: “Tra me e Egan non ci sarà alcun problema. La questione è molto chiara: chi sarà il più forte sarà il leader. È chiaro a tutti e sarà così. Bernal è una persona che è passato da poco al professionismo e ha già vinto il Tour, mentre Thomas è più simile a me, gli ci è voluto molto per vincere la corsa. La nuova generazione di corridori è incredibile, stanno crescendo con una forza tremenda“.
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Foto: Lapresse