Ciclismo
Ciclismo, Maila Andreotti accusa il CT Dino Salvoldi: “Entrava in camera, che tu fossi vestita o no. E un massaggiatore…”
Maila Andreotti ha mosso delle accuse pesantissime a Dino Salvoldi, CT dell’Italia femminile di ciclismo su pista. L’ex pistard ha puntato il dito contro il tecnico e con un massaggiore accusandoli di violenze psicologiche. La 24enne ha raccontato la sua esperienza al Corriere della Sera: “Lui diceva: ‘lascia la porta della camera aperta’. E lui entrava, in qualsiasi momento, che tu fossi vestita o no. Da lui non sono mai stata molestata. Le ragazze che hanno avuto rapporti con lui erano tutte consenzienti. Chiunque può innamorarsi non è un problema, ma lo diventa quando inizi a favorire chi è legata a te. Ricordo ragazze che piangevano perché venivano lasciate da parte per una che non era la più forte“.
La ragazza, che ha definitivamente appeso la bicicletta al chiodo, ha anche raccontato altri episodi: “A maggio 2012, avevo 16 anni, ai pre campionati europei juniores in Portogallo c’erano nuovi tecnici e massaggiatori. Ebbi la sensazione che Salvoldi trattasse le ragazze in modo diverso, il marcio l’ho visto la prima volta che ho incontrato un certo massaggiatore. Mi faceva domande strane, battute un po’ spinte, mi diceva ‘spogliati’ prima dei massaggi. Stava a guardarmi mentre mi spogliavo, mi sentivo a disagio. Quel massaggiatore mi massaggiò solo il sedere. Mi lamentai col mio allenatore dicendo che ne volevo un altro, non c’era una massaggiatrice nonostante alcune ragazze l’avessero chiesto. Ma finita la trasferta mi è stato fatto sapere che avrei dovuto farmi andar bene anche le cose che non andavano: sono stata lasciata a casa per due anni. Non si tratta di costrizioni. Sono molestie psicologiche, ti mettevano in condizione di annullare te stessa“.
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Foto: Shutterstock