Ciclismo
Ciclismo su pista, Elia Viviani: “Agli Europei ho capito a che punto sono, l’omnium è cambiato”. Villa: “Sono ottimista”
Elia Viviani ha vinto la medaglia d’oro nell’eliminazione agli Europei 2019 di ciclismo su pista ma è rimasto giù dal podio nell’omnium (specialità in cui è Campione Olimpico) e non è riuscito a incantare nell’americana in coppia con Simone Consonni. Il veronese ha fatto un punto della situazione in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “Questi Europei sono stati importanti per capire a che punto siamo. Nel quartetto siamo in tabella mentre nell’omnium abbiamo capito come dobbiamo lavorare. Dobbiamo capire bene come correre le prove di gruppo dal punto di vista tattico. Questo sarà un aspetto fondamentale anche se alla fine sono convinto che la resistenza pagherà. Le gare di gruppo non si vincono più puntando sulle volate, ormai sono una guerra dal primo giro. Questo comporterà per forza di cose anche un cambio nella preparazione perché, più che allenare lo sprint, dovremo puntare sulle capacità di fare dieci giri a tutta: come stradista una gara di resistenza dovrebbe anche favorirmi“.
Sereno anche il CT Marco Villa: “Volevamo i punti del quartetto (per la qualificazione alle Olimpiadi, ndr.) e con l’argento li abbiamo avuti. Per il resto siao andati benino, per ora il nostro livello è questo. Un conto è fare gare su piste di cemento, un conto correre qui. Ci manca un po’ l’abitudine a questo tipo di competizioni ma non è un problema. Poi non dimentichiamo che Elia è arrivato qui malato, tanto che i primi due giorni è stato a letto. Con le due prove di Coppa del Mondo a Minsk (1-3 novembre) e a Glasgow (8-10 novembre) si chiude il primo round verso Tokyo. Sono ottimista“.
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Foto: Shutterstock