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Ciclismo su pista, Europei 2019: RAZZO AZZURRO! Il quartetto maschile stampa il record italiano e vola in finale per l’oro!

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Prestazione eccezionale del quartetto azzurro e finale centrata con grande autorità agli Europei 2019 di ciclismo su pista ad Apeldoorn (Olanda). Per il quarto anno consecutivo l’Italia è in finale nell’inseguimento a squadre maschile nella rassegna continentale e domani i nostri portacolori proveranno a difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Glasgow (Gran Bretagna).

Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Davide Plebani hanno battuto in semifinale la Gran Bretagna (Edward Clancy, Ethan Hayter, Charlie Tanfield e Oliver Wood), chiudendo in 3’51″604, siglando così il nuovo record italiano. Una prova davvero perfetta per gli azzurri, che hanno vinto nettamente contro i britannici. Domani però sarà una finale molto più complicata sulla carta, visto che la sfida per l’oro sarà contro la Danimarca, che ha fatto registrare il nuovo record europeo in 3’48”762, superando in semifinale la Germania.

Tornando alla prova degli azzurri, la partenza è stata subito ottima, con un ritardo di un solo decimo dopo il primo chilometro, ma nel secondo si è ribaltata la situazione e sono passati avanti con sei decimi di vantaggio. Nel terzo chilometro i nostri portacolori hanno mantenuto un buon margine poi nell’ultimo è arrivato l’affondo decisivo, con Plebani che si è staccato, ma uno strepitoso Ganna ha saputo tenere alto il ritmo con una trenata lunghissima, lanciando così gli azzurri in finale.

Un risultato molto importante anche in ottica qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, visto che nel ranking olimpico l’Italia si trovava all’ottavo posto in graduatoria a pari della Germania e con la prestazione odierna ci siamo assicurati di guadagnare punti sui tedeschi, così come su Svizzera e Belgio, che erano già alle nostre spalle. Battere poi la Danimarca in finale sarebbe un ulteriore passo in avanti.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Twitter Fci

2 Commenti

1 Commento

  1. ale sandro

    22 Ottobre 2019 at 10:28

    Andry accennavi alla riapertura di Montichiari, forse hai notizie più fresche delle mie.
    Io ero rimasto a un articolo letto online , dove si spiegava che il test di verifica dell’impianto a Settembre era stato superato. L’articolo diceva che c’erano però altre cose da sistemare , per cui il rischio era che si prolungasse la faccenda fino a primavera. Praticamente a stagione di qualificazione olimpica conclusa.
    Speriamo di avere nuove certezze perché è evidente che l’Italia non possa andare avanti così, con raduni e allenamenti a spizzichi e bocconi su piste da quasi 400 metri , anche in cemento, o a gestire trasferte all’estero anche solo per un breve raduno.

    Oltre a questo c’è il consueto puntare tanto anche alle gare su strada,giustamente in casi come è stato per diverse ragazze col mondiale nello Yorkshire,che non facilita il raggiungimento di una grande condizione sin da subito. Mi aspetto che si raggiunga il massimo a inizio 2020 con le ultime prove di Coppa del Mondo e col Mondiale.

    A proposito del quartetto maschile c’è da considerare secondo me il possibile ingresso nel gruppo dei papabili inseguitori di Jonathan Milan , il 19enne già in grado di scendere regolarmente sotto i 4’20. Il suo è stato un esordio a questi livelli ed è stato buono il 4’18 alto , che poteva essere inferiore se non fosse stato per una sbandata con rallentamento dovuto a uno dei sacchetti finiti in traiettoria. Mi piacerebbe vederlo in CdM, e soprattutto vederlo come pistard nei prossimi 5 anni, visto che spesso i nostri atleti migliori finiscono per lasciare per più anni la pista per la strada, o non viverla come una priorità.
    Il quartetto azzurro non deve lasciare nulla di intentato e se necessario puntare su 3 inseguitori di alto livello più eventualmente un “chilometrista” adattato come Lamon che può essere utile anche nelle fasi iniziali, o uno tra Bertazzo, Consonni o lo stesso Scartezzini.
    C’è anche la possibilità in più data dal bronzo di Ganna nella crono iridata. Questo risultato dovrebbe avere portato infatti un secondo pass per l’Italia che potrebbe essere ad esempio utilizzato per portare il secondo dell’Americana, posto che Viviani sembra essere l’uomo per l’omnium e la stessa Madison.
    Il muro dei 3’50 per i nostri potrebbe non essere così impossibile da raggiungere e a quel punto è da vedere, perché i nostri hanno già dimostrato in questi anni di sapersi mettere dietro quartetti con record personali (con quella specifica formazione) migliori del nostro, come britannici e neozelandesi.
    Sulle prove di gruppo sono stati chiari Villa e lo stesso Viviani. Credo si potrà avere un quadro più chiaro con le prossime gare e con allenamenti migliori per i nostri. Intanto dovrebbe esserci la Sei giorni di Londra per lui e Consonni, e anche per quest’ultimo è fondamentale gareggiare.

    Tra le ragazze il discorso è simile a quello degli ultimi due anni, se le nostre non si allenano con continuità non migliorano, perciò vedremo come verranno impostati i prossimi mesi, per capire quanto margine effettivo c’è con questo gruppo. Perché ancora ho la sensazione che si stia ben lontani dal massimo possibile. Ovviamente considerando le cinque presenti all’Europeo più eventuali esplosioni di ragazzine. Sulle altre nazionali c’è da registrare un inversione di tendenza rispetto al maschile dove ci sono stati miglioramenti da parte di praticamente tutte le nazioni di vertice. Tra le donne invece praticamente nessuna delle prime cinque si è migliorata, coi tempi di Rio, con l’eccezione australiana record mondiale nel 2015, ancora a farla da padrone come limiti assoluti.
    Ci sta in un contesto simile che una nazione come la Germania che schiera Brausse, Klein e Brennauer, faccia tempi più vicini ai 4’15 che ai 4’20.
    Paradossalmente però, la nazione che che in questi anni in entrambi i settori è cresciuta di più , è proprio l’Italia.

    Per l’omnium nonostante il piazzamento non sul podio ,credo non ci siano mai stati dubbi su Paternoster , che può dire la sua a prescindere dalle campionesse straniere presenti o meno.
    Mi piacerebbe capire che direzione vuole prendere Salvoldi con l’Americana, e cioè Confalonieri o Balsamo? Sulla seconda ci sarebbe da farla gareggiare regolarmente insieme a Paternoster in Coppa, sulla prima c’è da recuperare il pass da un’altra parte, sempre che non si sia equivocato sui regolamenti.
    spero davvero si riesca a lavorare bene, questo è il secondo sport più remunerativo per l’Italia ai Giochi estivi ,davanti all’Atletica leggera, eppure per quanto riguarda il supportare l’attività da parte delle istituzioni sportive sembra a mala pena nei primi dieci.

  2. Andry84

    16 Ottobre 2019 at 21:54

    L’ultimo km della Danimarca è un qualcosa di mostruoso, hanno girato in 3 in 54.8, io non ricordo sinceramente gli intermedi di Australia e GB quando hanno fatto registrare i loro migliori tempi, ma questo mi sembra un qualcosa di mostruoso.
    Grandissima prova degli azzurri ma purtroppo quello che io pensavo essere il tempo per lottare con la Danimarca per il bronzo non basterà più, e sinceramente non so se gli azzurri possano scendere fino 3.48(non credo che la GB l’anno prossimo giri su tempi superiori). Il livello è mostruoso e tutte le nazionali stanno crescendo, ancor di più al femminile dove la Germania ha stampato un crono vicinissimo al record italiano, mentre le azzurre non hanno ripetute il crono di questa estate.
    Detto questo rimango fiducioso nel dire che le ragazze italiane a Tokyo gireranno abbondantemente sotto il 4.15 che comunque non basterà per il podio, soprattutto se Chloe Dygert rientrerà a per la squadra statunitense e qualora fosse schierata anche nell omnium farebbe diventare un impresa un eventuale medaglia azzurra anche in quella competizione, chiaramente urge che Montichiari riapra per l’attività nell’immediato, come avevo letto in giro, altrimenti sarà impossibile anche solo lottare per qualcosa di importante in Giappone. La qualificazione del quartetto femminile non è chiaramente a rischio, a meno di cadute in serie nelle prossime gare, in quanto il vantaggio su Francia e Belgio è enorme.

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