Ciclismo

Davide Cassani sulla scomparsa di Giovanni Iannelli: “Quando muore un corridore muore un pezzo di noi. Piangiamo un ragazzo di 22 anni”

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La notizia della morte di Giovanni Iannelli ha scosso tutto il mondo del ciclismo, il giovane toscano era caduto sabato scorso durante la volata della quinta tappa del Trofeo Bassa Valle Scrivia e a un centinaio di metri dal traguardo è andato a sbattere la testa con un pilone. Un incidente drammatico che ha provocato la rottura del casco e purtroppo ha portato al decesso del 22enne, un giovane ciclista dilettante di cui oggi tutti piangono la scomparsa.

Cordoglio da parte anche di Davide Cassani, il CT della Nazionale Italiana ha voluto salutare Giovanni Iannelli con un post sui suoi profili social: “Non esistono parole che possano mitigare il dolore di una tragedia come questa. Giovanni Iannelli, sabato, stava disputando una volata, una delle tante. Mancavano 100 metri, il traguardo poteva vederlo. Chissà quante volte è passato sotto uno striscione d’arrivo, chissà quanti giorni ha sognato di arrivarci prima di tutti gli altri. Sabato quello striscione lo ha solo intravisto, in lontananza. A 100 metri, in piena volata, è caduto a terra e la sua vita si è fermata lì. Quando muore un corridore muore una parte di noi, quando a perdere la vita è un ragazzo di 22 anni le domande che ci facciamo sono infinite ma di risposte non se ne trovano. Ci troviamo improvvisamente fragili, tristi, disperati. E penso alla sua famiglia, ai suoi compagni di squadra, ai suoi amici, a tutte quelle persone che in questo momento stanno piangendo la perdita di un figlio, un compagno di squadra, un ragazzo di 22 anni”.

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