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F1, GP Giappone 2019: analisi prove libere. Mercedes pronte a dominare, Ferrari di rincorsa, la Red Bull c’è

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Una Mercedes più veloce… del tifone Hagibis in questo venerdì del Gran Premio del Giappone 2019 di Formula Uno. Non ce ne vogliano gli abitanti della zona di Suzuka dove, da questa sera, si abbatteranno piogge torrenziali e vento fortissimo, ma oggi le Frecce d’argento sono risultate imprendibili e inesorabili, con Red Bull e Ferrari costrette ad inseguire, nemmeno da troppo vicino.

La scuderia di Brackley, reduce dall’inattesa doppietta di Sochi, confidava in maniera particolare sulla pista di Suzuka per rimettere le cose in chiaro e ribadire, quindi, la propria superiorità. E così è stato. Valtteri Bottas ha chiuso la sua FP2 con il tempo di 1:27.785, con un decimo esatto sul compagno di scuderia Lewis Hamilton che confidava in un percorso più semplice verso il suo sesto successo su questa pista. Le W10, ad ogni modo, sembrano perfette. Nel T1, per esempio, volano nella successione di curve 3-4-5-6-7 denominata “Snake” con un inserimento in curva che le mette su due binari e permette loro di trovare il giusto ritmo in maniera semplice. Anche sul passo gara la situazione appare eccezionale, anzi, forse addirittura migliore. L’andamento delle due Frecce d’argento parla di 1:34 costante, con poche escursioni sull’1:35 e persino qualcuna sull’1:33. In poche parole, tutto sembra apparecchiato per una ennesima doppietta Mercedes in Giappone.

Chi, quindi, potrà opporsi a tale strapotere, meteo permettendo? Incominciamo dalla Ferrari, anche se non è andata oltre il quarto tempo con Charles Leclerc a 356 millesimi, ed il quinto di Sebastian Vettel a 591. Le SF90, dopo quattro appuntamenti di dominio quasi assoluto, a Suzuka devono rincorrere. Lo si sapeva, certo, ma i 4 decimi di gap non permettono sogni di gloria clamorosi. Il team dovrà inventarsi qualcosa di particolare, specialmente in ottica qualifiche (che, salvo permanenza del maltempo, dovrebbero svolgersi domenica alle ore 3.00 italiane) per provare a ridurre il distacco dai rivali. Sul fronte dei long run, inoltre, le notizie non sono certo entusiasmanti. Le SF90 hanno tenuto un ritmo costante sull’1:35, calando fino all’1:37 con un decadimento notevole delle gomme (a differenza delle Mercedes), per cui la strada da percorrere è ancora lunga, e il giorno di riposo forzato di domani non aiuterà.

Chi ha preso il via nella maniera giusta in questo fine settimana nipponico è la Red Bull. Il team di Milton Keynes ha studiato accuratamente l’avvicinamento alla prova di casa del proprio motore Honda per arrivare nelle condizioni migliori. E così pare siano andate le cose. Al momento, infatti, Max Verstappen è la terza forza del lotto con un distacco di 281 millesimi da Bottas, mentre Alexander Albon (all’esordio su questo complicatissimo tracciato) si è issato in sesta posizione a 617. La simulazione di passo gara ha regalato sorrisi con un buon ritmo e comportamento delle gomme eccellente, per cui la Red Bull sarà assolutamente della partita domenica.

Già, domenica. Una giornata nella quale vedremo qualifiche e gara in un colpo solo. Il tifone domani non permetterà nemmeno l’apertura del circuito, per cui tutto sarà compresso in poche ore. Ritroveremo una pista, ovviamente, senza troppo grip e probabilmente ancora umida, se non bagnata, per una situazione di difficile lettura e dalla quale emergerà solamente il più bravo e attento. Per il momento non ci rimarrà che seguire la traiettoria di Hagibis e valutare i danni che porterà. Per i motori c’è tempo..

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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