Formula 1
F1, GP Giappone 2019: la Ferrari riparte da Suzuka. Tra fiducia, incognite e gerarchie interne da chiarire
Il ritorno in pista della Ferrari dopo la sosta agostana ha regalato davvero spunti a profusione. Pole position, vittorie, strategie, pacchetti di aggiornamenti efficaci e, non ultima, una serie notevole di team radio. Gli autori? Ovviamente Charles Leclerc e Sebastian Vettel. Due piloti che nelle ultime settimane hanno fatto versare fiumi di inchiostro per quello che hanno fatto, e non fatto, in pista e, soprattutto, per ciò che hanno detto, o imposto, nei dialoghi con il muretto box. Un rapporto di cordialità tra due campioni che, nel breve volgere di qualche settimana, sembra essere svanito.
I due ferraristi, ormai, non si fidano più l’uno dell’altro e cercano in tutti i modi di superarsi, con ogni mezzo. Con questi presupposti la Ferrari, con un Mattia Binotto che d’ora in avanti rischia di essere impiegato a tempo pieno come “burattinaio” che dovrà gestire nel migliore dei modi i suoi due piloti, si prepara per sbarcare nella terra del Sol Levante.
Il campionato del mondo di Formula Uno è pronto per il Gran Premio del Giappone, una delle tappe che, quantomeno sulla carta, dovrebbero essere complicate per la scuderia di Maranello. O per meglio dire, che sarebbero state complicate prima dei notevoli miglioramenti messi in mostra dalla vettura con il Cavallino Rampante nel corso delle ultime settimane. Il circuito di Suzuka, infatti, uno dei più tecnici e probanti di tutto il calendario, è da ormai da tempo un vero e proprio rompicapo per le monoposto di Maranello.
Nelle ultime 14 edizioni i piloti delle Rosse non hanno raccolto che le briciole. L’ultimo successo è datato 2004 con il solito Michael Schumacher, una vera era geologica fa. Negli ultimi anni, invece, le Ferrari hanno faticato, e non poco, sulla pista nipponica. La macchina che ha chiuso la prima parte del campionato rischiava di subire un ko pesantissimo, ma dopo quello che si è visto a Singapore, ovvero una SF90 rinata e pronta a competere anche nelle curve più lente, tutto potrebbe essere riscritto.
Sia ben chiaro, la Mercedes rimane la favorita per la gara di Suzuka, arrivando da un pokerissimo di successi sul tracciato giapponese e avendo a disposizione una W10 eccellente su un lay-out simile, ma la Ferrari non parte già battuta, anzi. La crescita della monoposto emiliana è stata talmente notevole che Charles Leclerc e Sebastian Vettel saranno sicuri protagonisti. Anche laddove si rischiava un’altra “scoppola” come successo a Budapest. Da quel minuti di distacco sembra davvero che tutto sia cambiato. Vedremo se sarà ufficiale che anche i rapporti interni tra i due piloti di Maranello saranno ormai andati in frantumi definitivamente, oppure Binotto avrà iniziato il suo lavoro da gestore. Per il resto ci sarebbe un Gran Premio da correre, ma che rischia di passare in secondo piano…
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alessandro.passanti@oasport.it
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