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Formula 1
F1, GP Giappone 2019: la pista di Suzuka ai raggi X. Favorevole a Mercedes o Ferrari? E la Red Bull…
Signore e signori è tempo di una delle piste più belle, complete, difficili e allo stesso tempo affascinanti dell’intero calendario della Formula Uno. Stiamo parlando di Suzuka, dove si correrà il Gran Premio del Giappone. Il circuito nipponico è tra quelli più tecnici e spettacolari in calendario. Lungo 5807 metri propone 17 curve (7 a sinistra e 10 destra), tra cui le famose 130R (curva 15), il tornantino Hairpin (curva 10) e Casio Triangle (chicane prima dei box dove avvenne il famoso incidente tra Ayrton Senna e Alain Prost nel GP del 1989). Un lay-out che prende la forma particolare a “otto”, con sottopassaggio e sopraelevata, che contribuisce a rendere davvero probante il weekend per i piloti. La Spoon Curve (curva 13) è poi di non semplice interpretazione in quanto bisogna conciliare un’ottima velocità di percorrenza con l’accelerazione in uscita. Difficoltà riscontrabili anche nella sequenza dalla 3 alla 6 che immette alla Dunlop, in cui il bilanciamento della macchina è fondamentale.
Un mix quasi perfetto. Velocità, curve veloci, lente, chicane, sequenze nelle quali non si può sbagliare la traiettoria di un millimetro (come nel complicatissimo Snake di curva 2-3-5-6-7) per non perdere il ritmo, quindi rettilinei e brusche frenate. Quale vettura potrebbe essere, dunque, favorita?
Sul circuito inaugurato nel 1962 si arriva da un filotto di ben 5 successi della Mercedes che anche in questa occasione si presenta ai nastri di partenza, pronta a fare un solo boccone delle rivali. Rispetto agli anni scorsi, tuttavia, l’equilibrio in pista potrebbe essere maggiore.
La Ferrari, per esempio, dopo aver dominato in un circuito come quello di Marina Bay di Singapore e, per un soffio, anche a Sochi, sembra pronta a ribadire la propria crescita anche su un tracciato nel quale non vince dal lontano 2004 e dove spesso ha raccolto solo le briciole. Charles Leclerc e Sebastian Vettel sembrano avere a disposizione una SF90 capace di adattarsi al lay-out di Suzuka per proseguire nell’ottimo finale di campionato.
E la Red Bull…? Attenzione alla monoposto di Milton Keynes. La Honda ha posto il mirino sulla gara di casa per proporre un motore competitivo a Max Verstappen e Alexander Albon. Tutto il resto lo farà, almeno sulla carta, l’ottimo comportamento aerodinamico delle RB15.
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alessandro.passanti@oasport.it
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