Formula 1
F1, GP Messico 2019: nove pole-position stagionali per la Ferrari, superata la Mercedes. SF90 devastante sul giro secco
E dopo una lunga attesa, il giudizio della Race Direction, al termine delle qualifiche del GP del Messico (18° round del Mondiale 2019 di F1) è arrivato: Max Verstappen è stato penalizzato per non aver rispettato il regime di bandiere gialle dopo l’incidente occorso al finlandese della Mercedes Valtteri Bottas e ha visto svanire la sua pole-position. Partirà quarto l’olandese e le motivazioni per rifarsi non mancheranno.
Vero è che la Ferrari può sorridere perché, con questo provvedimento, conquista la prima fila interamente, sfruttando l’ingenuità dell’orange. Il monegasco Charles Leclerc partirà dalla pole, mentre il tedesco Sebastian Vettel sarà al suo fianco. Una Rossa che, complessivamente, nel time-attack ha ottenuto 9 partenze dalla p.1, superando la Mercedes in questa statistica. Al di là dell’episodio di Città del Messico, è un fatto che la SF90 in assetto da qualifica riesca a massimizzare la propria prestazione. Essendo una monoposto molto efficiente dal punto di vista aerodinamico, la vettura di Maranello esprime tutta la sua velocità nell’attacco al tempo, potendo contare sull’apporto di un motore che in questa configurazione fa la differenza.
Leclerc, con i suoi sette centri (se consideriamo anche quello di ieri), è senza dubbio il pilota che meglio ha saputo tirar fuori le qualità della monoposto nella prova contro il cronometro. Il pilota del Principato, non è un caso, ha costruito le proprie due vittorie, a Spa ed a Monza, su quanto fatto nel time-attack, respingendo mirabilmente gli attacchi delle Frecce d’Argento. Tuttavia, i punti si conquistano in gara e, per svariate ragioni, questo vantaggio prestazionale non è mai stato sfruttato al 100% con benzina bordo. Il caso emblematico è quanto avvenuto in Giappone.
Pertanto, godere di una base velocistica è importante, ma il prossimo passo per il Cavallino Rampante sarà quello di trovare la quadra anche in fatto di gestione degli pneumatici, aspetto nel quale la Rossa non è stata all’altezza della situazione nel confronto con le Mercedes.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse