Formula 1

F1, Mondiale 2019: Lewis Hamilton è pronto a festeggiare il sesto titolo, Ferrari costretta al ruolo di spettatrice

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Poteva succedere ieri a Città del Messico, succederà domenica prossima ad Austin. Il COTA – Circuit of The Americas, ancora una volta, vedrà Lewis Hamilton estrarre lo champagne dal ghiaccio per festeggiare il suo sesto titolo iridato in carriera. Sei. Un numero davvero impressionante. Il campione inglese si porterà ad una sola lunghezza dal record di Michael Schumacher, con il portacolori della Mercedes pronto a entrare a sua volta nella leggenda. Tutto previsto e preventivabile già da diversi mesi.

Il Mondiale 2019 di Formula Uno praticamente non è mai nemmeno iniziato. Solamente Valtteri Bottas ha messo un minimo (ma davvero minimo) dubbio al nativo di Stevenage ad inizio anno. Per il resto Lewis Hamilton ha condotto il campionato in scioltezza, con cinque doppiette iniziali consecutive che hanno subito messo in chiaro come le Frecce d’argento fossero subito pronte a dominare.

I rivali, come si è visto, sono spariti nel breve volgere di poche gare. La Ferrari, per l’ennesimo anno, non ha potuto fare che da spettatrice al trionfo dei rivali. A Maranello il titolo piloti non arriva ormai da 12 anni, da quel lontano 2007 nel quale i dissidi interni tra l’inglese e Fernando Alonso concessero il trionfo a Kimi Raikkonen. Un digiuno davvero enorme, quasi infinito, che ormai entra nell’ordine di lunghezza di quello pre-era Michael Schumacher. All’epoca i tifosi delle Rosse attesero dal 1979 al 2000. Questa volta quanto dovranno aspettare e pazientare?

Nessuno, ovviamente, vuole pensare ad un’eventualità simile, ma anche in questo 2019 la Ferrari ha lasciato, e sta lasciando spesso a desiderare. Con una vettura che ha iniziato a girare nel migliore dei modi solamente al rientro della pausa agostana come si può pensare di lottare per il titolo contro un’armata invincibile come la scuderia di Brackley? Poi, come se non bastasse, come si può spiegare un filotto di sei pole position consecutive (con due doppiette tra Suzuka e Messico) dal quale arriva solamente il 50% di vittorie?

Gira e rigira, la scuderia con il Cavallino Rampante fallisce l’obiettivo e chiude un anno con l’amaro in bocca. Il 2020 si avvicina ad ampi passi ed il terrore dei tifosi della Rossa è che si verifichi un altro anno ricco di delusioni, con Hamilton che possa arrivare a 7 in fatto di titoli e, non solo, superare anche il record di 91 successi del Kaiser. Tutto può ancora essere ribaltato, e lo si dovrà iniziare a concepire dalle ultime tre gare di questo campionato. Una maniera per iniziare a gettare basi più solide sin da ora, perché la Mercedes, come dimostra volta dopo volta, non aspetta nessuno, e procede come una schiacciasassi.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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