Artistica
Ginnastica artistica, Mondiali 2019: tutte le stelle. Da Biles a Melnikova, passando per Derwael e Liu. Le Downie e l’infinita Chusovitina
Ci avviciniamo a grandi passi ai Mondiali 2019 di ginnastica artistica che si disputeranno a Stoccarda (Germania) dal 4 al 13 ottobre. Conosciamo da vicino tutte le stelle straniere (femminili) che regaleranno grande spettacolo in terra teutonica. Simone Biles è naturalmente la ragazza più attesa, la Reginetta della Polvere di Magnesio, la più forte ginnasta di tutti i tempi che si presenta per andare a caccia del record assoluto di medaglie iridate (23 di Vitaly Scherbo, gliene servono quattro per superarlo) e che insegue il quinto sigillo nell’all-around (è già la più vincente di sempre sul giro completo). La statunitense porterà in gara il doppio salto con triplo avvitamento al corpo libero e lo Tsukahara avvitato in uscita, due elementi impossibili che entreranno nel codice dei punteggi. Sulla carta dovrebbe vincere gara a squadre, all-around, volteggio e corpo libero, partirà favorita anche alla trave ma l’errore è sempre dietro l’angolo mentre alle parallele asimmetriche avrà bisogno di un’autentica magia perché non sarà semplice battere la belga Nina Derwael, detentrice del titolo e capace di autentiche magie sugli staggi.
L’Airone fiammingo è una delle ragazze più attese a Stoccarda e attenzione perché può dire la sua anche sul giro completo vista la sua caratura alla trave (può ambire a una medaglia di specialità). L’altra Campionessa del Mondo in carica è la cinese Liu Tingting, classe 2000 che lo scorso anno sorprese tutti alla trave e che ora dovrà trascinare una giovane Nazionale infarcita di giovani 2003 tutte da scoprire come Sijiia Li, Qi Qi, Xijing Tang. Ellie Black sarà invece la capitana del Canada, parliamo di un’autentica veterana che ha dato tanto all’artistica e che vuole spiccare il volo dopo l’argento all-around di due anni fa anche se in questa circostanza darà il massimo soprattutto per trascinare la squadra verso il pass olimpico insieme a Shallon Olsen, Brooklyn Moors, Victoria Woo, Anne-Marie Padurariu, Rose Kaying Woo.
La Russia è nelle mani della strepitosa Angelina Melnikova, capitana capace di vincere argento con la squadra agli ultimi Mondiali e alle Olimpiadi, in stagione ha giganteggiato agli European Games mentre agli Europei ha vinto “solo” un argento e due bronzi: ora insegue il podio nell’all-around ed è tra le favorite al corpo libero e agli staggi dove diranno la loro le connazionali Daria Spiridonova (già Campionessa del Mondo) e Liliia Akahimova mentre Maria Paseka punterà all’ennesimo sigillo al volteggio. La francese Melanie De Jesus Dos Santos si presenta da Campionessa d’Europa all-around ed è indubbiamente una stella della manifestazione, il faro della Nazionale che punta a Tokyo 2020 è desiderosa di mettersi al collo una medaglia sui quattro attrezzi dopo averla sfiorata in passato. La compagine transalpina può contare su Marine Boyer (specialista alla trave, da finale) e ha poi delle 2003 da scoprire come Celia Serber, Claire Pontlevoy e Aline Friess.
Passiamo alla Gran Bretagna che è nelle solide mani delle sorelle Ellie e Rebecca Downie, vulcaniche alle parallele e in grado di essere competitive anche nel generale. La Germania padrona di casa è invece solidissima: Ellie Seitz e Sophie Scheder sono fortissime alle parallele, Pauline Schaefer ha vinto un titolo iridato alla trave, Kim Bui garantisce la giusta esperienza. Il Giappone è privo di Mai Murakami per infortunio, non c’è la stella indiscussa ma la formazione è molto coesa verso i Giochi casalinghi: Aiko Sugihara, Hitomi Hatakeda, Asuka Teramoto, Akari Matsumura, Nagi Kajita. Non poteva mancare l’olandese Sanne Wevers (Campionessa Olimpica alla trave), la Romania non ha più stelle da tempo, l’Ucraina vuole tornare bella con Diana Varinska e Angelina Radivilova.
E le altre statunitensi? La solita corazzata anche se meno impressionante rispetto al passato: Jade Carey (argento alla tavola e al quadrato ai Mondiali 2017), MyKayla Skinner al grande ritorno tra le elite (oro iridato con la squadra nel 2015 e 2014, quando vinse anche il bronzo al volteggio), poi due ragazze del 2002 (Grace McCallum e Kara Eaker) e la neo-senior Sunisa Lee. Da citare alcune specialiste al volteggio come la sudcoreana Yeo Seojeong, la messicana Alexa Moreno (bronzo l’anno scorso), la croata Ana Derek, la cubana Marcia Vidiaux, la dominicana Yamilet Pena Abreu, l’egiziana Nancy Taman, le slovene Teja Belak e Tjasa Kysselef mentre la svizzera Giulia Steingruber (già Campionessa d’Europa all-around e medagliata olimpica al volteggio) torna dopo un lungo infortunio. Menzione a parte per un mito: l’uzbeka Oksana Chusovitina, a 44 anni è ancora tra le favorite al volteggio e vuole il pass per le Olimpiadi 2020.
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Foto: USA Gym