Artistica
Ginnastica, Mondiali 2019: l’Italia ha fatto sognare! Bronzo storico delle Fate, Marco Lodadio d’argento. Peccato per la squadra maschile
È mancato davvero poco affinché i Mondiali 2019 di ginnastica artistica si chiudessero in maniera trionfale per l’Italia. La nostra Nazionale è stata assoluta protagonista a Stoccarda e ha offerto delle prestazioni di altissimo livello come non si vedeva da tempo, basti pensare che non si vincevano due medaglie addirittura dalla storica edizione di Aarhus 2006 quando Vanessa Ferrari si erse a fenomeno indiscutibile della Polvere di Magnesio (oro all-around e due bronzi di specialità). L’Italia è stata davvero bellissima alla Schleyer Halle: lo storico bronzo con la squadra femminile a 69 anni di distanza dal primo e unico podio nella gara regina (ma era davvero un’altra ginnastica) e il bellissimo argento di Marco Lodadio agli anelli che si è qualificato alle Olimpiadi di Tokyo 2020 insieme alle Fate e a Ludovico Edalli.
È mancata solo la ciliegina sulla torta, vale a dire la qualificazione a cinque cerchi della squadra maschile che è rimasta fuori dai Giochi per appena mezzo punto: cinque dannati decimi che hanno impedito alla formazione di Giuseppe Cocciaro di festeggiare il grande ritorno dopo l’assenza di Rio 2016, l’obiettivo era davvero durissimo da raggiungere e l’impresa non è arrivata soltanto per un paio di sbavature (bastava una caduta in meno al cavallo), complice anche l’inserimento nella prima suddivisione dove i punteggi sono storicamente più bassi. Il bilancio non può comunque che essere soddisfacente perché davvero la nostra Nazionale ha ottenuto risultati di primissimo spessore che certificano la bontà dell’intero movimento, si è manifestata una crescita importante in tutti i settori in una competizione dall’elevatissimo spessore tecnico ad appena nove mesi dalle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Le ragazze hanno compiuto un’impresa leggendaria, il bronzo conquistato nel team event va oltre qualsiasi più rosea aspettativa: nella gara che valuta il movimento ginnico di un intero Paese, in cui è necessario avere un quartetto di sostanza, abbiamo timbrato il cartellino come non capitava da ben 69 anni (ma quella era davvero un’altra artistica, fare confronti con quella attuale sarebbe scorretto). Le ragazze di Enrico Casella hanno toccato il cielo con un dito e sono salite sul podio con le lacrime agli occhi, Giorgia Villa e compagne hanno raccolto i frutti di un lavoro che dura da quattro stagioni: bisognava arrivare ai Giochi del prossimo anno con l’obiettivo di giocarsela e invece le Fate hanno anticipato tutti i tempi, al primo anno da seniores la classe 2003 ha fatto centro riuscendo ad accomodarsi alle spalle di corazzate come USA e Russia, davanti a una potenza come la Cina.
Quanto fatto dalle azzurre è la sublimazione di un vero e proprio trionfo costruito giorno dopo giorno al PalAlgeco di Brescia, una medaglia voluta e cercata con tanti sacrifici in un piccolo Paese che mai era stato in grado di spingersi a tanto: si era andati a Stoccarda per staccare il pass olimpico, ci si è qualificati alla finale per appena tre centesimi in maniera rocambolesca e poi nell’atto conclusivo si è confezionata la gara perfetta che è valsa una memorabile top-3. La squadra maschile è invece rimasta fuori dai Giochi per appena mezzo punto ma oggettivamente non si possono muovere molte critiche: i Moschettieri hanno fatto la loro gara, sono piaciuti per carisma e carettere, bisognava rinascere dal disastro di Glasgow 2015 e ci sono riusciti, il ricambio generazionale è in atto e il movimento pian piano sta crescendo.
C’è poi un fuoriclasse assoluto: Marco Lodadio è una garanzia, non sbaglia mai nelle occasioni che contano. Il romano ha conquistato l’argento agli anelli con una personalità fuori dal comune, ha eseguito un esercizio perfetto e avrebbe probabilmente meritato anche l’oro ma l’importante era qualificarsi alle Olimpiadi: l’anno prossimo potrà davvero puntare al vertice assoluto perché ha tutti i mezzi tecnici, ormai non è più un outsider ma è l’uomo da battere anche perché firma risultati con una continuità impressionante visto che negli ultimi dodici mesi ha vinto un argento e un bronzo ai Mondiali, un argento agli Europei, l’oro agli European Games. Questa è la bella Italia della ginnastica artistica che torna sorridente dai Mondiali di Stoccarda e guarda con ottimismo a Tokyo 2020.
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Foto: Simone Ferraro/FGI