Ciclismo

Giro di Lombardia 2019, Bauke Mollema si consacra: chi ha vinto la Classica delle Foglie Morte?

Pubblicato

il

Quello di Bauke Mollema, oggi vincitore del Giro di Lombardia, non è certo un nome nuovo per i fan di ciclismo. Il corridore neerlandese, infatti, classe 1986, calca i palcoscenici più importanti da quasi 10 anni, anche se vederlo vincente è sovente una rarità. Attualmente alfiere della Trek-Segafredo, Bauke è un atleta che abbina buone doti sia in salita che sul passo, il che gli permette di essere competitivo nelle classiche e anche nei grandi giri.

Mollema emerse come corridore di qualità già nelle categorie giovanili. Nel 2007, quando vestiva la casacca della filiale continental della Rabobank, antenata dell’attuale Jumbo, vinse il Circuito Montanes e il prestigioso Tour de l’Avenir, la Grande Boucle degli U23. Passato nel WT sempre con il team neerlandese, dopo un paio di stagioni di apprendistato, esplose al Giro 2010, ove fu 12° e grande protagonista su salite del calibro di Monte Grappa, Zoncolan, Mortirolo e Gavia. A fine stagione sfiorerà anche la top-10 al Giro di Lombardia.

Il 2011 sarà l’anno della consacrazione: 5° al Tour de Suisse, 4° alla Vuelta (vincitore della classifica a punti) e 2° al Giro dell’Emilia. Nel 2012 una grande primavera con il podio nella classifica generale del Giro dei Paesi Baschi e top-10 in tutte e tre le classiche delle Ardenne. A fine stagione, inoltre, arriverà anche quello che, fino ad oggi, era il suo miglior piazzamento al Giro di Lombardia, vale a dire un 7° posto. Nel 2013 cresce ancora e, dopo un 2° posto al Tour de Suisse, arriva la prima top-10 al Tour de France, un 6° posto, e la prima vittoria di tappa in un grande giro, alla Vuelta, ove beffa i velocisti a Burgos.

Nel 2014 e nel 2015 continua a essere grande protagonista sia nelle classiche che nelle corse a tappe. Arriva nuovamente nei 10 al Tour de France in entrambe le stagioni, conquista dei podi sia al Tour de Suisse che alla Tirreno-Adriatico, coglie un 2° posto alla Clasica de San Sebastian e un 4° alla Freccia Vallone. Nel 2016 flirta a lungo col podio del Tour de France. A tre giorni dalla fine della Grande Boucle occupa la seconda posizione. Sulle Alpi, però, crolla e finisce addirittura fuori dai 10. Si rifarà vincendo, finalmente, una classica di pregio, vale a dire quella Clasica de San Sebastian con cui ha da sempre un feeling particolare.

Nel 2017 partecipa al Giro d’Italia e lo conclude in settima posizione. Poi prende parte anche al Tour de France in cui conquista una tappa. Infine agguanta l’ennesimo podio a San Sebastian. Nel 2018 non fa classifica in nessun grande giro, ma è 6° alla Freccia Vallone, 2° a San Sebastian e vince il Gp Beghelli, primo successo in Italia della carriera. Si arriva, così, a questo 2019 che potremmo definire la stagione migliore della sua carriera. Alle Ardenne è 12° all’Amstel e 6° alla Freccia, al Giro chiude 5°, mentre in queste classiche autunnali fa 4° all’Emilia, 5° al Beghelli, 7° alla Milano – Torino e, ovviamente, 1° nel giorno più importante, quello del Giro di Lombardia.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Valerio Origo

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version