Ciclismo
Giro di Lombardia 2019: Vincenzo Nibali a caccia del tris! Roglic e Bernal i rivali, ma occhio a Valverde e Woods
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Vincenzo Nibali, oggi, andrà a caccia del tris nel Giro di Lombardia 2019 dopo le vittorie ottenute su queste strade nel 2015 e nel 2017. Quest’anno, però, centrare il bersaglio grosso sembra un’impresa alquanto ardua anche per un corridore del calibro dello Squalo. Questo, da un lato, perché la condizione, nelle ultime settimane, non è sembrata quella dei giorni migliori, e dall’altro poiché la concorrenza è più agguerrita che mai.
In cima alla lista dei rivali che Vincenzo deve tenere d’occhio c’è quel Primoz Roglic che di recente sta facendo man bassa di tutto ciò che trova sulla sua strada. Il corridore sloveno, dopo il successo colto sulle strade della Vuelta a España, non si è accontentato e nell’ultima settimana ha conquistato anche il Giro dell’Emilia, staccando tutti sul San Luca, e la Tre Valli Varesine, in cui ha messo i rivali nel sacco con una stoccata da finisseur. La sua condizione è ancora ottima e, benché il Lombardia sia una gara molto diversa rispetto alle classiche sopraccitate da lui vinte, al momento Primoz sembra essere il corridore che, in assoluto, ha più possibilità di fare il vuoto in salita. Inoltre, Roglic può anche fare affidamento su una Jumbo-Visma che, nomi alla mano, è la squadra più forte al via. Corridori come George Bennett, Kruijswijk e Gesink, infatti, saranno a sua completa disposizione oggi.
Appena dietro allo sloveno, c’è il vincitore del Tour de France Egan Bernal. Il colombiano ha perso lo scontro diretto con Roglic sulle rampe del San Luca, ma due giorni fa ha staccato tutti sulla salita di Oropa e si è aggiudicato il successo nel Giro di Piemonte. L’ex corridore dell’Androni è uno dei pochi in gruppo ad avere doti di fondo paragonabili a quelle di Vincenzo Nibali, motivo per cui si troverà particolarmente a suo agio in una gara lunghissima e contraddistinta da un dislivello notevole come il Giro di Lombardia.
Altri due nomi che fanno particolarmente paura sono il primo e il secondo classificato della Milano – Torino, vale a dire il canadese della EF Education First Michael Woods e l’intramontabile Alejandro Valverde della Movistar. Il primo è uno specialista delle classiche dure, già a podio sia alla Liegi-Bastogne-Liegi che al Mondiale di Innsbruck. Vero, però, che una gara col percorso del Giro di Lombardia gli strizza un po’ meno l’occhio rispetto alle classiche con arrivo in salita come la sopraccitata decana del ciclismo italiano o il Giro dell’Emilia. L’incognità è la capacità di Woods di portare a termine un attacco portato sul Civiglio, dato che se dovesse fare il vuoto su quella salita, poi, dovrebbe farsi 17 km in solitaria. Il secondo, invece, non necessita di presentazioni. L’ex campione del mondo, a 39 anni, è ancora un habitué delle posizioni nobili delle classiche e chiunque voglia vincere il Lombardia dovrà cercare di staccarlo in salita, dato che in volata solo Roglic e pochissimi altri hanno qualche chance di batterlo.
Attenzione, però, anche ai numerosi outsider presenti al via. Come il primo e il secondo classifica dell’ultima Liegi – Bastogne – Liegi Jakob Fuglsang e Davide Formolo, quest’ultimo campione italiano in carica. Oppure la coppia Trek formata da Bauke Mollema e Giulio Ciccone. O ancora Adam Yates della Mitchelton-Scott, Daniel Martin della UAE Team Emirates (qua vincitore nel 2014) e David Gaudu della Groupama-FDJ Insomma, visto il livello della concorrenza, ci vorrà il Nibali delle grandi occasioni per riuscire ad agguantare quella tripletta riuscita solo a Damiano Cunego nel nuovo millennio.
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Foto: Valerio Origo